Passa ai contenuti principali
Era così, un continuo scontro per chi aveva ragione o torto, per chi doveva vincere  o perdere.
Eravamo la guerra, ma non si può dire che non ci fosse amore nel veleno che ci sputavamo addosso continuamente. Quello stesso veleno ci nutriva e creava dipendenza, almeno per me.
Ci sputavamo addosso veleno, è vero ma trovavo sempre l'antidoto e quando entrava in circolo era estasi.
Soli mai, insieme sempre, sbagliare era normale e il perdono, da parte mia, era ovvio.
Un gioco in cui abbiamo giocato in due , nel quale lo lasciavo barare e a volte anche vincere, a me non importava poi così tanto, volevo solo essere felice e vederlo sorridere...
Mi hanno sempre detto che ,se qualcosa è davvero importante , si lotta per tenerla viva, per salvarla.
Ho basato il mio essere su questo valore, ho lottato contro me stessa, ho soffocato il mio orgoglio per portare avanti qualcosa in cui credevo e adesso, come un muro grezzo , si è distrutto tutto.
Il fatto è questo, per quegli occhi ci morivo, da quelle labbra io pendevo e quelle mani mi hanno accompagnata per cinque anni della mia vita.
Si può dare tutto per essere ricambiati con nulla, si può ascoltare senza essere ascoltati, si può parlare, vivere e capire senza essere mai vissuti e capiti realmente.
Si possono passare anni, mesi, giorni o secondi ad aspettare ma quello che realmente conta è : "Chi è disposto a fare lo stesso per te?"
Ecco forse le stesse persone ,che mi hanno insegnato i valori su cui ho sempre basato la mia vita, dovevano ricordarmi che, purtroppo, non tutti hanno avuto la stessa educazione che loro hanno dato a me. Non siamo tutti uguali, purtroppo o per fortuna, ma l'amore  e  il rispetto penso che siano uguali per tutti, o forse no...
Forse semplicemente è arrivato il momento di togliere i prosciutti dagli occhi, di smettere di essere la pedina di una scacchiera, in attesa che il giocatore ti sposti a suo piacere e convenienza, e chiudere il gioco definitivamente.
A volte non si deve aspettare che gli altri facciano la prima mossa, che potrebbe anche non arrivare. A volte bisogna fare scacco matto o semplicemente voltarsi e correre via, in silenzio.

Commenti

Post popolari in questo blog

Charlie Hebdo, una strage che si poteva evitare?

In questi giorni, non si parla d'altro che degli attentati avvenuti a Parigi e ,soprattutto ,quello avvenuto il 7 gennaio al famoso settimanale  francese "Charlie Hebdo". Per chi non lo conoscesse, esso è un giornale satirico nato  con il mensile Hara-Kiri . Nel 1960 , Georges Bernier , chiamato "  Professeur Choron" , e François Cavanna  iniziarono le pubblicazioni, definendo il proprio giornale  come «journal bête et méchant», ovvero  giornale stupido e cattivo .  Nel 1969 ,  sotto la guida di Cavanna, si decise di trasformare il mensile in settimanale. Esso,successivamente cambiò nome in  Hara-kiri-hebdo  e più avanti,  prese il nome di  L'hebdo hara-kiri . Ma, quando il giornale venne interroto,nel 1970,  dal Ministro dell'Interno, a causa di un articolo da essi pubblicato  «Bal tragique à Colombey - un mort», ovvero " Tragico ballo a Colombey,un morto" che essa non  era altro che la ...

"FADE INTO YOU" DI SIRO .T. WINTER

FADE INTO YOU   Autrice : Siro .T. Winter   Genere : Romanzo Rosa Casa editrice : Self-publishing Data di pubblicazione : dicembre 2017 Prezzo : €9,35 N^ pagine : 160  TRAMA Perdersi. Per ritrovarsi, cinque anni dopo, l’uno di fronte all’altra. E perdersi ancora, nel miele degli occhi di Lou, tra le braccia di una donna che ha nascosto chissà dove la Prinsessa sognante che era un tempo. Un tempo che sembra essersi fermato nell’istante in cui vi siete sfiorati la prima volta. C’era la neve. C’era Katty. C’eri tu, con il cuore freddo come adesso. C’era lo stesso, disperato desiderio di assaggiare quel miele. «Non posso parlare per tutti, ma so perché batte il mio, di cuore. Solo perché amo te.» La lasci entrare. Nella tua casa, nella tua vita. Perché nonostante il dolore, nonostante il rancore e quella neve che non sembra voler smettere di avvolgerti, sai che lei è la tua casa. La tua vita. E sai che vi perderete ancora, ...

Recensione: "Il Branco" di Giulia Gibelli

IL BRANCO  Genere: Narrativa Autrice: Giulia Gibelli Data di pubblicazione: Gennaio 2019 Casa editrice: Divergenze N^ pagine: 102  Prezzo di copertina: €14,00  TRAMA Aura è una ragazza di diciassette anni che ha già superato parecchi ostacoli nella sua vita: la morte del padre e l'amputazione di una mano.  Aura è un appassionata studentessa di psicologia, per questo è solita riflettere su ogni avvenimento, momento o cosa e ciò l'ha sempre portata ad andare avanti. Non è il suo handicap a preoccuparla, a farsi sentire diversa, non lo è mai stato. E' il modo in cui ognuno di noi, lei in primis, è condizionato dal branco, dalle persone con le quali è in relazione quotidianamente.  Aura trova l'amore, ne soffre e decide di trovare se stessa, al di là del branco. Parte.  E' l'inizio di un cammino con se stessa, di un percorso che la porta a relazionarsi con altra gente, con un altro branco, un altr...