"Qualsiasi cosa accada nella vita, tu prova a rialzarti.
Non c'è persona,cosa o motivo che meriti la tua sofferenza.
Quando ti manca la forza, quando non vedi speranza alcuna, nessuna luce in questo infinito e tetro tunnel, tu fermati un attimo, respira. Guardati allo specchi, sei fatta di pelle,carne ed ossa da accarezzare,baciare e proteggere ; sei fatta di sogni, paure, speranze ed emozioni da realizzare, coltivare e provare.
Qualsiasi cosa accada, non cercare la forza negli altri ma cercala e trovala in te stessa."
Queste parole piene di senso e forza risuonano nella mia mente eppure , mentre la sigaretta si consuma fra le mie dita e le lancette dell'orologio emettono il loro ennesimo tic-tac , sono seduta su una vecchia sedia di legno a riflettere sul come renderle concrete.
Le parole danno coraggio, danno forza ma , come il vento , vanno via ed io ho bisogno di fatti, di concretezza, di una bella pedata nel di dietro che mi spinga a fare quel passo in più da me così temuto.
"E' solo un passo" , potreste dirmi. Invece no , non è solo un passo , è l'abbandono del passato , la rinuncia alla speranza che i ricordi non siano più ricordi ma realtà.
"E' giusto essere innamorati di un ricordo?"
Penso di no , penso che se si chiamano <<ricordi>> è perché appartengono al passato e , se il passato è passato , è perché non vale la pena che si chiami presente.
Non c'è persona,cosa o motivo che meriti la tua sofferenza.
Quando ti manca la forza, quando non vedi speranza alcuna, nessuna luce in questo infinito e tetro tunnel, tu fermati un attimo, respira. Guardati allo specchi, sei fatta di pelle,carne ed ossa da accarezzare,baciare e proteggere ; sei fatta di sogni, paure, speranze ed emozioni da realizzare, coltivare e provare.
Qualsiasi cosa accada, non cercare la forza negli altri ma cercala e trovala in te stessa."
Queste parole piene di senso e forza risuonano nella mia mente eppure , mentre la sigaretta si consuma fra le mie dita e le lancette dell'orologio emettono il loro ennesimo tic-tac , sono seduta su una vecchia sedia di legno a riflettere sul come renderle concrete.
Le parole danno coraggio, danno forza ma , come il vento , vanno via ed io ho bisogno di fatti, di concretezza, di una bella pedata nel di dietro che mi spinga a fare quel passo in più da me così temuto.
"E' solo un passo" , potreste dirmi. Invece no , non è solo un passo , è l'abbandono del passato , la rinuncia alla speranza che i ricordi non siano più ricordi ma realtà.
"E' giusto essere innamorati di un ricordo?"
Penso di no , penso che se si chiamano <<ricordi>> è perché appartengono al passato e , se il passato è passato , è perché non vale la pena che si chiami presente.
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