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Visualizzazione dei post da 2016

#STOPALLAVIOLENZASULLEDONNE

Come ogni anno , il 25 novembre ci ritroviamo a ricordare tutte le donne vittime di abusi , di violenza o di omicidio . Ogni anno ascolto e leggo sempre gli stessi discorsi , " se ti picchia non è amore" , "se ti maltratta, ti insulta non ti ama" , tutte frasi che  riguardano un maltrattamento subito da chi si ama. La violenza sulle donne però non avviene soltanto dalla bocca o dalle mani degli uomini che dicono di amarle , o dagli uomini-feccia in generale. La violenza avviene anche nella vita quotidiana e noi non ce ne rendiamo conto perché siamo talmente abituate agli stereotipi che ci affibbiano che quasi ne facciamo un complimento .Ci hanno sempre considerate il "sesso debole" ed allo stesso tempo però un uomo per rimproverare il proprio figlio fa intervenire la mamma. "E' perché gli uomini non hanno il pugno di ferro" ,  mi dicono. Invece no , è lo stereotipo della mamma che rimprovera il figlio a causare questo .  Questi sono tipi di

Je ne suis pas Charlie

Documento 1 2 settembre 2016, a poco più di un anno dall'attacco terroristico messo in atto da affiliati di Al-Quaeda, il settimanale satirico francese Charlie Hebdo pubblica una vignetta satirica incentrata sul catastrofico sisma che ha colpito il centro Italia mettendo in ginocchio l'intera popolazione. I social, in seguito alla pubblicazione , sono entrati in delirio criticando , pieni di indignazione , la testata giornalistica mettendo, come al solito , in risalto l'incoerenza cittadina. Cari italiani , partendo dal presupposto che ciò che è stato fatto dal settimanale francese sia una cosa riprovevole e indegna , ma cosa vi aspettavate da esso? Lo Charlie Hebdo è una testata che mira solo e soltanto al lucro, allo scalpore della gente ed in passato ha sempre fatto la medesima cosa.  Documento 2  Documento 3 Eppure quando è stato vittima di un attentato, tutti avete decantato le sue lodi in difesa della libertà di scrittura e di stampa, ignorando il fatt

IL REGRESSO NEL PROGRESSO

Benvenuti nell'era dei social media e dei videogames. Benvenuti in un mondo che ci fa credere di essere liberi ,soggiogandoci attraverso degli strumenti che non fanno altro che renderci schiavi.  Benvenuti in una realtà falsificata , nella quale non esistono più sentimenti reali,fatta di ricordi falsati , impressi solo attraverso social come Facebook ed Instagram, fatta di attimi non vissuti, sguardi cancellati,parole inesistenti...  I giovani di oggi,attraverso i virtual games ed i social media, sono annullati, fastidiosamente e deludentemente statici,totalmente sopraffatti dall'universo virtuale.  Dopo l'invenzione del,tanto discusso ed ammirato, Pokemon Go  non si è fatto altro che parlare di "progresso tecnologico straordinario" ma non riesco proprio a capire come un gioco che rende schiavi coloro che ci giocano, cancellando ogni possibilità di approcciarsi ad altra gente ,  pericoloso per coloro che ci giocano e per  chi ci sta intorno (tutto ció più che p

Recensione : "La Psichiatra" di Wolf Dorn

Salve a tutti, oggi vorrei proporvi la recensione dell'ultimo libro che ho letto : "La Psichiatra" di Wolf Dorn , pubblicato per la prima volta , il 05 gennaio del 2009 presso la casa editrice tedesca Heyne.   L'edizione in mio possesso è della Corbaccio, la casa editrice che in Italia pubblica le sue opere e la traduzione è di Alessandra Petrelli.    Wolf  Dorn, autore noto nel genere horror, con questo romanzo ha esordito nel genere thriller psicologico dando vita ad un brillante best seller ricco di suspense che mi ha coinvolto dall'inizio alla fine, dunque non posso che essere d'accordo con l' affermazione proveniente da "IL MESSAGGERO" che dice :   <<Quando Wolf Dorn, con una calibrata strategia della suspense, fa tirare il fiato al lettore, è solo per trascinarlo meglio più giù, verso l'inferno.>>  Una storia raggelante quella che ha come protagonista la dottoressa Ellen Roth, una psichiatra eccezionale della Wal

Speranze, ricordi ed emozioni...Saranno mica ,anche essi ,uno scherzo lasciatoci dal tempo?

"Qualsiasi cosa accada nella vita, tu prova a rialzarti. Non c'è persona,cosa o motivo che meriti la tua sofferenza. Quando ti manca la forza, quando non vedi speranza alcuna, nessuna luce in questo infinito e tetro tunnel, tu fermati un attimo, respira. Guardati allo specchi, sei fatta di pelle,carne ed ossa da accarezzare,baciare e proteggere ; sei fatta di sogni, paure, speranze ed emozioni da realizzare, coltivare e provare. Qualsiasi cosa accada, non cercare la forza negli altri ma cercala e trovala in te stessa." Queste parole piene di senso e forza risuonano nella mia mente eppure , mentre la sigaretta si consuma fra le mie dita e le lancette dell'orologio emettono il loro ennesimo tic-tac , sono seduta su una vecchia sedia di legno a riflettere sul come renderle concrete. Le parole danno coraggio, danno forza ma , come il vento , vanno via ed io ho bisogno di fatti, di concretezza, di una bella pedata nel di dietro che mi spinga a fare quel passo in più d
Era così, un continuo scontro per chi aveva ragione o torto, per chi doveva vincere  o perdere. Eravamo la guerra, ma non si può dire che non ci fosse amore nel veleno che ci sputavamo addosso continuamente. Quello stesso veleno ci nutriva e creava dipendenza, almeno per me. Ci sputavamo addosso veleno, è vero ma trovavo sempre l'antidoto e quando entrava in circolo era estasi. Soli mai, insieme sempre, sbagliare era normale e il perdono, da parte mia, era ovvio. Un gioco in cui abbiamo giocato in due , nel quale lo lasciavo barare e a volte anche vincere, a me non importava poi così tanto, volevo solo essere felice e vederlo sorridere... Mi hanno sempre detto che ,se qualcosa è davvero importante , si lotta per tenerla viva, per salvarla. Ho basato il mio essere su questo valore, ho lottato contro me stessa, ho soffocato il mio orgoglio per portare avanti qualcosa in cui credevo e adesso, come un muro grezzo , si è distrutto tutto. Il fatto è questo, per quegli occhi ci mor

#Vendola.

Le vicende verificatesi ultimamente riguardo l'utero in affitto mi hanno sconcertata. Vedo su i social network un continuo associare la maternità surrogata alla  violenza sulle donne e non riesco a capire se sono io a non sapere il reale significato di quest'ultima parola o coloro che la associano all'utero in affitto.  Vorrei specificare che le violenze sulle donne sono altre, ad esempio : prostituzione, violenza domestica e non, disparità sul lavoro ecc..; ed inoltre l'affitto dell'utero è una scelta che le donne possono fare liberamente, è una scelta loro quella di accettare quest'azione come è una scelta loro quella di firmare, alla nascita del bambino, il contratto che prevede la donazione di quest'ultimo ai nuovi genitori.  Tralasciando questi piccoli particolari, vorrei affrontare un altro argomento di cui si sta sentendo parlare ultimamente: il caso Vendola .  Facendo un breve riepilogo, quest'uomo insieme al suo compagno , ha fatto ri

"Family Day" o è solo il pretesto per ribadire la nostra ignoranza ?

In questi giorni si è sentito parlare e discutere del "Family Day",una festa ,se così possiamo chiamarla , per tutelare i diritti delle famiglie contro i DiCo.  Avendo letto e sentito parlare dell'argomento, penso di poter esporre la mia idea. Sappiamo tutti che la Chiesa e, purtroppo , la stragrande maggioranza di noi italiani non accetta le coppie omosessuali , e neanche i singoli individui ma non riesco proprio ad accettare il fatto che essa debba approfittarsi di questo "avvenimento" per ribadire e sottolineare la sua ostilità per persone che amano il loro stesso sesso. I DiCo, non tolgono nulla alle famiglie di fatto, anzi concedono dei diritti a chi possiede un'idea differente, uno stile di vita differente non legato al matrimonio. Ribadito questo, sostengo che gli accanimenti contro gli omosessuali, le discussioni sul loro diritto di adottare un bambino o meno ,non c'entrano nulla con il "Family Day", che è un evento assai inutile, a