Come ogni anno , il 25 novembre ci ritroviamo a ricordare tutte le donne vittime di abusi , di violenza o di omicidio . Ogni anno ascolto e leggo sempre gli stessi discorsi , " se ti picchia non è amore" , "se ti maltratta, ti insulta non ti ama" , tutte frasi che riguardano un maltrattamento subito da chi si ama.
La violenza sulle donne però non avviene soltanto dalla bocca o dalle mani degli uomini che dicono di amarle , o dagli uomini-feccia in generale. La violenza avviene anche nella vita quotidiana e noi non ce ne rendiamo conto perché siamo talmente abituate agli stereotipi che ci affibbiano che quasi ne facciamo un complimento .Ci hanno sempre considerate il "sesso debole" ed allo stesso tempo però un uomo per rimproverare il proprio figlio fa intervenire la mamma. "E' perché gli uomini non hanno il pugno di ferro" , mi dicono. Invece no , è lo stereotipo della mamma che rimprovera il figlio a causare questo . Questi sono tipi di violenza che chiamerei "invisibile" che però vengono inculcati dalla società sin dalla nostra infanzia anche attraverso i libri di testo delle scuole elementari . Provate a prendere un vecchio libro dei vostri figli , noterete che tra gli esercizi ve ne sarà almeno uno composto nel seguente modo : " La mamma lava i piatti ; Il papà falcia l'erba. "
Sono i modelli , gli ideali che la società e la cultura ci impongono ma che rappresentano anch'essi delle forme di violenza morale per le donne.
Quando da piccole i parenti ci chiedevano del "fidanzatino" , quando da adulte veniamo quasi derise da quegli sguardi alla "Santo Cielo com'è possibile alla tua età" dopo aver affermato che non sei sposata e non hai figli... Noi donne siamo sempre cresciute con l'idea di trovare in futuro un marito , di avere una casa , dei figli di cui prendersi cura ; idea il cui passaggio ad obbligo dipende da un sottilissimo filo . Ci hanno sempre dato il dovere di essere una" figlia femmina" , una fidanzata , una moglie ed una mamma ma nessuno ci ha mai chiesto cosa noi vorremmo realmente essere. Ci hanno concesso l'onore di portare in grembo un figlio e di metterlo al mondo ma non ci concedono un diritto di scelta. Ci dicono di essere tante cose ma troppo spesso si dimenticano che prima di tutto siamo DONNE ed in quanto tali dovremmo avere dei diritti veri, concreti , dovremmo essere tutelate , cosa che in Italia non avviene ne' dal punto di vista sociale ne' dal punto di vista lavorativo . Volete che siamo mamma ma se siamo in gravidanza , molto spesso , ci togliete il lavoro . Ci volete intelligenti ma se non siamo "Miss Italia" , con una quarta di seno e delle gambe da giraffa , nemmeno ci considerate . Il rispetto verso le donne deve partire dalle basi , se nemmeno la società ci rispetta non dobbiamo stupirci se non lo fanno le persone.
Siamo donne e forse dovremmo iniziare a prendercelo il rispetto piuttosto che chiederlo .
La violenza sulle donne però non avviene soltanto dalla bocca o dalle mani degli uomini che dicono di amarle , o dagli uomini-feccia in generale. La violenza avviene anche nella vita quotidiana e noi non ce ne rendiamo conto perché siamo talmente abituate agli stereotipi che ci affibbiano che quasi ne facciamo un complimento .Ci hanno sempre considerate il "sesso debole" ed allo stesso tempo però un uomo per rimproverare il proprio figlio fa intervenire la mamma. "E' perché gli uomini non hanno il pugno di ferro" , mi dicono. Invece no , è lo stereotipo della mamma che rimprovera il figlio a causare questo . Questi sono tipi di violenza che chiamerei "invisibile" che però vengono inculcati dalla società sin dalla nostra infanzia anche attraverso i libri di testo delle scuole elementari . Provate a prendere un vecchio libro dei vostri figli , noterete che tra gli esercizi ve ne sarà almeno uno composto nel seguente modo : " La mamma lava i piatti ; Il papà falcia l'erba. "
Sono i modelli , gli ideali che la società e la cultura ci impongono ma che rappresentano anch'essi delle forme di violenza morale per le donne.
Quando da piccole i parenti ci chiedevano del "fidanzatino" , quando da adulte veniamo quasi derise da quegli sguardi alla "Santo Cielo com'è possibile alla tua età" dopo aver affermato che non sei sposata e non hai figli... Noi donne siamo sempre cresciute con l'idea di trovare in futuro un marito , di avere una casa , dei figli di cui prendersi cura ; idea il cui passaggio ad obbligo dipende da un sottilissimo filo . Ci hanno sempre dato il dovere di essere una" figlia femmina" , una fidanzata , una moglie ed una mamma ma nessuno ci ha mai chiesto cosa noi vorremmo realmente essere. Ci hanno concesso l'onore di portare in grembo un figlio e di metterlo al mondo ma non ci concedono un diritto di scelta. Ci dicono di essere tante cose ma troppo spesso si dimenticano che prima di tutto siamo DONNE ed in quanto tali dovremmo avere dei diritti veri, concreti , dovremmo essere tutelate , cosa che in Italia non avviene ne' dal punto di vista sociale ne' dal punto di vista lavorativo . Volete che siamo mamma ma se siamo in gravidanza , molto spesso , ci togliete il lavoro . Ci volete intelligenti ma se non siamo "Miss Italia" , con una quarta di seno e delle gambe da giraffa , nemmeno ci considerate . Il rispetto verso le donne deve partire dalle basi , se nemmeno la società ci rispetta non dobbiamo stupirci se non lo fanno le persone.
Siamo donne e forse dovremmo iniziare a prendercelo il rispetto piuttosto che chiederlo .
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