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RECENSIONE: " IL FATTORE SCARPETTA" DI PATRICIA CORNWELL

RECENSIONE: " IL FATTORE SCARPETTA" DI PATRICIA CORNWELL

Genere: Romanzo
Sotto Genere: Giallo
Prezzo: € 13,00 
Brossura, edizione Numeri Primi Mondadori 

"Il Fattore Scarpetta" è uno dei romanzi scritti dalla scrittrice americana Patricia Cornwell pubblicato nel 2009 in versione originale e nel 2010 dalla Mondadori.
Protagonista di tutti i suoi romanzi è la famosa anatomopatologa Kay Scarpetta che in ogni romanzo si cimenta ad affrontare e risolvere molti casi di omicidio grazie all'aiuto della nipote Lucy, del marito Benton e dell'agente Pete Marino.


TRAMA

E' la settimana prima di natale e Kay Scarpetta, durante il suo servizio presso lo Studio di Medicina Legale di New York, è chiamata ad esaminare il cadavere di una giovane ragazza trovata morta a Central Park: Toni Darien. Le circostanze della sua morte risultano difficili da comprendere soprattutto quando l'omicidio viene messo in relazione con la  scomparsa della multimilionaria Hannah Starr.
La situazione diviene via via più complessa quando la stessa Kay Scarpetta inizia ad essere vittima di atti minatori: prima una strana telefonata durante la trasmissione della quale è ospite, e dopo un misterioso pacco recapitato a suo nome, dal contenuto ignoto.
Tutto ciò causa il ritorno di timori e segreti dal passato che vanno a mescolarsi con il presente e Kay, Benton, Lucy e Marino si ritrovano ad affrontare un'altra avventura, in cui le loro vicende personali finiscono per intrecciarsi alle indagini. 

RECENSIONE

Dopo aver letto "La Traccia" della Cornwell ho subito deciso che dovevo assolutamente leggere qualche altra sua opera, anche se ammetto che la conclusione mi aveva parecchio delusa.
"Il Fattore Scarpetta" l'ho trovato molto intrigante e scorrevole, forse perché adoro quando ci sono segreti che riemergono dal passato. Penso che la Cornwell sia stata geniale nel creare un intera collana attorno al personaggio di Kay Scarpetta, in questo libro emerge il suo essere professionale, forte ma anche molto sensibile soprattutto nei riguardi del marito Benton.
Un aspetto che mi è piaciuto molto, e che in "La Traccia" è stato un po' tralasciato, è il grande affetto, la premura e l'atteggiamento protettivo/comprensivo che Kay Scarpetta ha nei confronti della nipote Lucy ma anche il rapporto che le due donne hanno.
Come dicevo, adoro quando riemergono segreti dal passato ma adoro ancora di più quando nelle storie compaiono dei personaggi con problemi psicologici possibilmente rinchiusi in qualche ospedale psichiatrico...Ecco, mi ero entusiasmata alla comparsa di Dodie Hodge ma ne sono parecchio rimasta delusa successivamente.
Purtroppo, come con "La Traccia", sono rimasta un po' delusa dalla conclusione che ho trovato un tantino banale ma complessivamente il romanzo mi è piaciuto e lo consiglio.











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