Genere: Romanzo
Formato: Ebook
Casa Editrice: Garzanti
Prezzo: €8,99
"l'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" è il libro d'esordio di Alice Basso, scrittrice milanese che attraverso questo libro ha dimostrato, non solo le sue capacità ma anche, le sue esperienze nel mondo dell'editoria. La Basso è l'esempio lampante del talento che viene premiato, infatti il romanzo è stato pubblicato dalla Garzanti, nel 2015, nella collana Narratori Moderni.
Ad esso seguono i romanzi : " Scrivere è un mestiere pericoloso", pubblicato nel 2016 e " Non ditelo allo scrittore", pubblicato nel 2017 sempre dalla Garzanti.
TRAMA
Ciuffo nero, abbigliamento perennemente scuro ed anonimo, cinismo sono tre principali caratteristiche della dottoressa Silvana Sarca, Vani, ghostwriter della famosa casa editrice L'Erica per cui lavora da parecchi anni. Nonostante i suoi 34 anni, sotto quel ciuffo nero nasconde un viso da quindicenne ed una dote innata nel immedesimarsi nelle altre persone...peccato per il suo odio nei confronti del mondo! Lavorando per il dottor Enrico Fuschi, direttore della casa editrice, ha avuto modo di conoscere l'ambito editoriale, ogni sfumatura ed ovviamente ogni soggetto al suo interno, anzi soprattutto quello perché la ghostwriter si occupa proprio di scrivere i libri per conto di altri. Non è un lavoro semplice ma è l'unico che sappia esprimere al meglio le sue capacità. La barriera di Vani però subisce un duro colpo quando le viene dato come ingaggio di scrivere un libro per Riccardo Randi, scrittore affascinante caduto in crisi dopo il successo del suo primo romanzo.
I due iniziano a frequentarsi ma poco dopo succede qualcosa che porta Vani ad attuare un incredibile piano...
RECENSIONE
Ho sempre voluto iniziare questo libro, non so perché , forse per la presenza della parola " scrittrice" o dei libri stessi sulla copertina...Si lo so', non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina ma stavolta posso dire di aver fatto bene!
Pur non amando gli ebook, anche se ammetto che sono molto comodi, ho acquistato questa versione proprio per praticità in quanto mi sono dedicata alla lettura di questo romanzo durante la settimana passata a Santorini .
Andiamo al dunque.
Ho adorato questo romanzo sin da subito, non solo per la tipologia di scrittura fluida, lineare e concisa ma anche, e soprattutto, per la protagonista...Non puoi non adorare Vani Sarca!
E' il tipico personaggio che ti fa simpatia subito, " a pelle", il suo essere cinica, introversa e totalmente strafottente ti attira e ti obbliga a non mollarla fino alla fine del libro. La cosa interessante però è che il suo cinismo, la sua perenne antipatia per il mondo, la sua strafottenza ("..Se solo me ne fregasse qualcosa." è la sua frase preferita) contrastano con il suo grande dono: l'empatia.
C'è da dire anche che Alice Basso è stata brillante nell'inserire diversi generi all'interno dello stesso libro, infatti vi troviamo alcune sfumature del giallo, del comico ed anche una spruzzata di romanticismo ed il fatto che sia scritto in prima persona ci permette di entrare più in confidenza con la protagonista che vi farà, almeno a me è successo, sbellicare dalle risate con le sue battute ironiche e sarcastiche. Inoltre, non si dilunga in descrizioni, che a me personalmente, quando ce ne sono troppe, finiscono per annoiarmi.
Ho adorato il rapporto con la piccola Morgana, nella quale lei si rivede e cerca di farle da mentore, da ciò possiamo notare che, oltre a saper interpretare gli altri, Vani sa interpretare anche se stessa, cosa che non è per niente semplice eh!
Ho adorato anche la presenza di un personaggio che lascia la sua impronta sin da subito, non solo nella protagonista ma anche nei lettori : il commissario Berganza, che come sostiene Vani "sembra uscito da un giallo" e che con il suo impermeabile beige sembra uno dei personaggi del Tenente Colombo e che a me, non so per quale motivo, ricordava tanto Fermín Romero De Torres, personaggio dei libri di Zafón.
Un altro aspetto che mi è particolarmente piaciuto è il richiamo a diversi autori come quelli americani del Novecento o Stieg Larsson, infatti Vani sostiene di essere la fotocopia, un po' meno squilibrata , di Lisbeth Salander personaggio presente e centrale nei romanzi di quest'ultimo; e la passione della protagonista verso i libri, la lettura e la letteratura.
Cosa molto importante è la descrizione, o meglio la messa in risalto, del lavoro del ghostwriter che non sempre si conosce o si può comprendere, come in generale il lavoro presso le case editrici, anzi il romanzo smaschera quello che in realtà c'è dietro la scrittura e la promozione dei libri ed anche dei loro autori.
Complessivamente, posso dire di aver adorato questo libro, non è scontato, non è noioso anzi è molto originale, scorrevole e divertente e non vedo l'ora di leggere i capitoli successivi per scoprire le nuove avventure di Vani!
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