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RECENSIONE: "LIFE AND DEATH: IL RISVEGLIO"

LIFE AND DEATH: IL RISVEGLIO 









Autrice: Simona Citarrella
Genere: Urban fantasy/thriller
Casa editrice: Lettere Animate
Data di pubblicazione: 2018 
Numero pagine: 236










TRAMA

Un giovane ragazzo di nome Mark Davis si risveglia nei pressi di Seattle in circostanze misteriose. Scosso, si ritrova a vagare per le strade della città in cerca della casa della sua amata. Una volta trovata, si accorge che il viso di lei è cambiato e non riesce a spiegarne la ragione. La donna gli urla inspiegabilmente contro di sparire e Mark ubbidisce senza alcuna opposizione. Il giovane non è stato il solo a trovarsi di fronte una simile situazione. Mark Davis, Ellie Anderson, Dylan Brown e molti altri scopriranno la verità per mano dei loro familiari e amici: sono tutti morti. I redivivi cercheranno di riprendere in mano la propria vita, ma verranno continuamente ostacolati da gente come il capo del dipartimento di polizia, il direttore dell'FBI e il suo braccio destro. Nessuno conosce il motivo del loro ritorno, neanche loro. Adesso possiedono una seconda chance che permetterà loro di vivere, amare, ferire, odiare, uccidere e morire nuovamente. Di fronte la vista dei loro cari, i vivi scelgono di scappare o uccidersi, perché hanno paura. Paura che possano fare del male o che si tratti del segno evidente della fine del mondo, ormai vicina. Tutto non è più come sembra, Seattle sta cambiando. L'incubo è appena iniziato.

RECENSIONE

"Life and Death" è il primo libro di Simona Citarrella e devo dire che, come inizio, non è per niente male: il genere stesso è originale in quanto è un thriller che però presenta le caratteristiche dell'urban fantasy.
 Diciamo che, di per sé, si vede che è la sua prima opera in quanto la scrittura non è molto fluida, soprattutto nei primi capitoli, in cui il corso degli eventi iniziali è un pochino confuso, ma con lo scorrere delle pagine si vede e percepisce che l'autrice assume più sicurezza anche se, molte domande e molte questioni sono state lasciate in sospeso, alcuni avvenimenti non sono stati spiegati. 
Nonostante ciò la trama è molto interessante e coinvolgente, soprattutto sulla seconda parte in cui inizia la vera e propria azione. 
Inizialmente l'ho trovato un po' piatto, nel senso che non vi sono azioni eclatanti o colpi di scena che tengono il lettore incollato alle pagine ma successivamente le storie dei vari protagonisti iniziano ad intrecciarsi ed il tutto si fa molto più interessante e coinvolgente. 
Proprio questo, l'intreccio delle varie storie, è ben costruito ed articolato ed è una delle cose che mi è piaciuta di più.
 Ogni protagonista ha una storia, un passato che nel corso delle pagine, ovviamente, viene svelato e per di più emerge il collegamento di ogni personaggio alla storia di ogni protagonista. 
E' inoltre interessante, e ben costruita, la presenza dei vari flash-back, soprattutto quelli che riguardano quello che, a parer mio, è il personaggio più interessante: Damon Jones, il quale fin da subito ha attirato la mia attenzione per il suo carattere cupo e misterioso. 
Un'altra  cosa che mi è molto piaciuta è il significato che la storia vuole condividere: l'importanza della vita, l'avere una seconda possibilità per poterla godere a pieno. 
Dalle pagine, oltre al significato ora esposto, emerge anche un tema molto attuale: la paura del diverso, di ciò che non si conosce e, soprattutto, la chiara rappresentazione della paura che l'essere umano prova nei confronti della morte, e per tutto quello ad essa collegato. 
Riflettendoci bene, mi viene da chiedermi "Perché ogni persona, o quanto meno la maggior parte, si impressiona o ha timore di vedere qualcuno che è morto?" Ecco, semplicemente perché la morte ci appare come qualcosa di ignoto, di sconosciuto. E questo romanzo riflette perfettamente questa mia teoria. Come riflette perfettamente l'idea secondo la quale ciò che è diverso costituisca un pericolo per la società. 

La conclusione mi ha un po' lasciato l'amaro in bocca, nel senso che mi ha lasciato con un po' di interrogativi, si è concluso un po' in modo piatto facendomi sperare in un sequel ( e forse l'obiettivo era proprio quello, però! 😆) . 

Devo dire che complessivamente lo consiglio e mi è abbastanza piaciuto! 

Ringrazio e faccio un grande in bocca al lupo a Simona per questo suo primo romanzo, e spero di poter leggere presto il suo continuo!  






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