Salve cari lettori, com'è andata la vostra settimana? La mia abbastanza bene direi...Oggi volevo segnalarvi un nuovo libro, consigliato da "Il Taccuino Ufficio Stampa", che mi sembra davvero interessante, soprattutto per chi ama i romanzi a sfondo storico e per chi ama leggere di un amore che supera tutto!
CHI E' RAFFAELE MESSINA?
Raffaele Messina (Catania, 1959) è docente, autore di testi scolastici, saggista e critico letterario. Dottore di ricerca in Italianistica, ha ricoperto gli incarichi di professore a contratto di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno e di Supervisore di Tirocinio presso la S.I.C.S.I - Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Attualmente insegna presso il Liceo linguistico “Mario Pagano” e collabora con la rivista L’Espresso Napoli. Ha pubblicato i saggi Il continuo e il discreto nella scrittura di Pirandello (Loffredo, 2009); Letti d’un fiato. Frammenti di produzione narrativa a Napoli e nel Mezzogiorno 2000-2012 (Homo Scrivens, 2013); L’educazione letteraria nella scuola riformata (Loffredo, 2003). Ha curato il recupero di novelle pirandelliane (Alla zappa! Una storia di prete pedofilo, Savarese) e delle opere giovanili di Luigi Compagnone (Gli ultimi paladini e altri racconti, Le avventure della famiglia De Gregorio). Ha esordito nella narrativa con i racconti Prestami la penna! (Premio Rolando 2010) e Muschillo al tempo della crisi (Premio Megaris 2012) ai quali hanno fatto seguito altri racconti apparsi in volumi collettanei. Ha curato le raccolte di racconti Scrittori per la pace (Guida editori, 2017), Le donne di Napoli (Homo Scrivens, 2017), Vecchio sarai tu! (Homo Scrivens, 2018) e ha pubblicato il romanzo Ritrovarsi (Guida editori, 2018).
"RITROVARSI" DI RAFFAELE MESSINA
E' un romanzo molto forte e profondo, che racconta gli anni della Seconda Guerra Mondiale, delle dure leggi che vigevano in quel periodo, di quanto dura fosse la vita raccontate attraverso le vicende del personaggio protagonista,
di cui l'autore segue da
vicino la storia nei suoi tormentati anni
dell’adolescenza, raccontandone la maturazione affettiva, sociale, sessuale e
politica.
Il ragazzo vive il difficile periodo storico che sta distruggendo
ogni certezza con un unico, grande punto fermo nel cuore: l’amore per Patrizia.
Un rapporto osteggiato dal destino, un amore vissuto a distanza, senza la
sicurezza che l’altra stia ancora pensando a lui, senza la sicurezza che ella,
di famiglia ebrea, sia ancora viva. Un altro rapporto è ben indagato dallo
scrittore: quello pieno di incomprensioni di Francesco con il padre Salvatore. Due
caratteri che sembrano opposti e che troveranno un punto di incontro solo quando
riusciranno ad andare al di là delle apparenze. È qui che risiede il
significato del titolo del romanzo, quel ritrovarsi di due anime, siano esse
legate dall’amore tra un uomo e una donna, o dall’amore tra un padre e suo
figlio.
Titolo: Ritrovarsi
Autore: Raffaele Messina
Genere: Romanzo di formazione
Casa Editrice: Guida Editori
Pagine: 176
TRAMA
"Ritrovarsi è ambientato tra il 1938 e il 1946 sull’isola
di Capri e successivamente a Napoli, intrecciandosi con le dinamiche della
città nei primi anni della Seconda guerra mondiale e durante la rivolta
popolare delle “Quattro Giornate”. Protagonista del romanzo è Francesco
Nastasi, adolescente irrequieto preda di un amore incrollabile per una ragazzina
ebrea, Patrizia, che scompare con la famiglia per sfuggire alle vessazioni del
Podestà di Capri. Messina segue il protagonista negli anni della maturazione,
nel contrasto con la figura paterna, maresciallo dei Reali Carabinieri,
costretto per servizio a trasferirsi a Napoli, nelle difficoltà d’inserimento in
una nuova realtà inasprita dalla guerra, nella stima ritrovata per il padre perduto
sulle barricate e nella tenacia del primo amore che non muore mai. "
Cosa ve ne pare? A me sembra un romanzo molto, molto interessante. Vi lascio qui un piccolo estratto:
<<Era come un sovrapporsi di più presenze, misteriosamente esalate, scomparse, trasformate tutte in assenze. Ne restavano tracce evidenti, ma non c’erano più l’imperatore Tiberio e la sua corte, i suoi servi; non c’erano più gli archeologi e i loro operai. Non c’era neanche un custode. C’era lui, Francesco. Intruso, furtivo, e, come tale, anch’egli una presenza-assenza, partecipe dello stesso mistero. >>

Raffaele Messina (Catania, 1959) è docente, autore di testi scolastici, saggista e critico letterario. Dottore di ricerca in Italianistica, ha ricoperto gli incarichi di professore a contratto di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno e di Supervisore di Tirocinio presso la S.I.C.S.I - Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Attualmente insegna presso il Liceo linguistico “Mario Pagano” e collabora con la rivista L’Espresso Napoli. Ha pubblicato i saggi Il continuo e il discreto nella scrittura di Pirandello (Loffredo, 2009); Letti d’un fiato. Frammenti di produzione narrativa a Napoli e nel Mezzogiorno 2000-2012 (Homo Scrivens, 2013); L’educazione letteraria nella scuola riformata (Loffredo, 2003). Ha curato il recupero di novelle pirandelliane (Alla zappa! Una storia di prete pedofilo, Savarese) e delle opere giovanili di Luigi Compagnone (Gli ultimi paladini e altri racconti, Le avventure della famiglia De Gregorio). Ha esordito nella narrativa con i racconti Prestami la penna! (Premio Rolando 2010) e Muschillo al tempo della crisi (Premio Megaris 2012) ai quali hanno fatto seguito altri racconti apparsi in volumi collettanei. Ha curato le raccolte di racconti Scrittori per la pace (Guida editori, 2017), Le donne di Napoli (Homo Scrivens, 2017), Vecchio sarai tu! (Homo Scrivens, 2018) e ha pubblicato il romanzo Ritrovarsi (Guida editori, 2018).
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