"SORELLE"
Di Daisy Johnson
Genere: Narrativa gotica
Autrice: Daisy Johnson
Casa editrice: Fazi Editore
Data di pubblicazione: 22 luglio 2021
N^ pagine: 200
Prezzo: € 17,00
TRAMA
RECENSIONE
La mente a volte gioca brutti scherzi, non ci fa accettare la perdita di qualcuno tanto da dimenticarla.
Una storia di dolore, di dipendenza, di angoscia che vi travolgerà totalmente.
Quando vi ritroverete tra le mani "Sorelle", non potrete mai immaginarvi il modo in cui la storia vi entrerà dentro dopo poche pagine.
Questo è dato soprattutto dallo stile di scrittura dell'autrice, tanto semplice quanto è grande la complessità e l'inquietudine che non solo racconta ma riesce a trasmettere.
L'autrice, con "Sorelle", ha creato un libro che non si può effettivamente collocare in un genere specifico: tutto richiama la narrativa gotica ma c'è anche al suo interno il romanzo psicologico e quello di denuncia.
Al suo interno, infatti viene affrontato il tema del bullismo e cyber-bullismo, oltre che della dipendenza psicologica e dell'autolesionismo.
Luglio e Settembre sono due sorelle che si tolgono davvero poco, talmente poco che potrebbero essere scambiate per gemelle, se non fosse per l'aspetto fisico.
Hanno costruito un loro universo, in cui tutti sono esclusi tranne loro; un loro linguaggio ed anche un modo di pensare e vedere le cose. Sono in totale simbiosi, o meglio in totale dipendenza, in un modo che a volte è difficile capire chi sia l'una e chi l'altra, anche attraverso la narrazione.
Settembre è quella che comanda, Luglio quella sensibile, accondiscendente, che tende a sottostarle.
E' questo il rapporto che Daisy Johnson ci racconta, quello tra due sorelle che si amano, che si completano, il cui rapporto però viene attraversato anche da molte altre sensazioni: invidia, possesso, rabbia.
Un rapporto reso ancor più solido e complesso dai tormenti della loro madre, attraversata da ricordi, dolori e sensi di colpa.
Il libro è suddiviso in tre parti, a loro volta suddivise in capitoli che hanno due pov differenti: quello di Luglio, una delle protagoniste, che spesso è scritto in prima persona e altre volte in terza; e quello della loro madre.
Questi capitoli racchiudono degli stralci di vita quotidiana, di ricordi ed il confine spazio-temporale non è fisso per la maggior parte del racconto ma si va via via assestando verso la fine. Come se fosse esso stesso un lungo processo di metabolizzazione del dolore.
Questo cambiamento di prospettiva, soprattutto quello riguardante il punto di vista di Luglio, segna ancor di più lo stato d'animo ed il senso di confusione di chi legge, perché in qualche modo si percepisce che qualcosa non va, che c'è qualcosa di storto negli occhi di chi racconta, nella voce di chi racconta.
Cosa succede quando veniamo investiti dal dolore? Quando la nostra mente subisce un trauma, tende a rifiutarlo e spesso lo fa traendoci in inganno.
Questo è un romanzo sul dolore ma anche di un grande amore, quello disturbato, quello claustrofobico che nasce quando si è in totale dipendenza da una persona. E' in questo caso che i nostri pensieri, le nostre azioni, le nostre parole non sono più nostre ma in balia delle emozioni che ci attraversano, in balia dell'altro.
E tutte queste emozioni l'autrice le trasmette a chi legge pagina dopo pagina, andando a ricomporre un quadro andato in pezzi solo per distruggerlo ancora alla fine, regalando un finale che stupisce ed inquieta.
E la cosa che più colpisce, in questo vortice di emozioni negative e di argomenti davvero complessi, è il modo in cui, chi lo legge, non può fare a meno di farlo tutto d'un fiato.
A mio parere rientra tra i migliori libri letti nel 2021, quindi vi dico che dovete leggerlo.
Ringrazio la Fazi Editore per avermi fornito la copia digitale.
Voto tecnico: ⭐⭐⭐⭐⭐
Voto contenuto:⭐⭐⭐⭐⭐
Voto complessivo:⭐⭐⭐⭐⭐
Commenti
Posta un commento