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Recensione: "Buio scarlatto" di Daniele Tommasi

"BUIO SCARLATTO"






Autore: Daniele Tommasi
Data di pubblicazione: novembre 2019
Casa editrice: Youcanprint
N^ pagine: 182 
Prezzo: € 14,00








TRAMA



Viareggio, giorni nostri. La ridente città del Carnevale più famoso d'Italia sembra nascondere, oltre le sue spiagge sabbiose e dalle acque del Tirreno, oscuri parassiti sotto forma di un luogo, un gioco e un tempo che stridono con la realtà tecnologica e con le tinte sempre più moderne della notte ed i suoi nuovi e moderni approcci. Un bar sgangherato, personaggi intrisi di nuvole scure e il poker che ormai tutti davamo per dimenticato, compongono un micidiale tris che risucchia il protagonista Walter in una spirale di vicende che intrecciano violentemente la vita della ex fidanzata Virginia mai dimenticata, dei familiari e del suo fraterno amico Andrea. Un ritmo incalzante, stemperato da pennellate malinconiche sui paesaggi e le atmosfere versiliesi, sono scritte dal narratore che ricuce la storia dal suo inizio, tratteggiando non solo le vicende quanto le emozioni, i disagi e i pensieri di ogni personaggio, fino al sorprendente finale. Una storia attuale, intrisa di conflitti generazionali, di ambizione, delusioni, vanità, ma anche di onestà, di sentimenti puri e di un amore così forte da ribaltare scenari, azioni e rimpianti.

RECENSIONE

"Buio scarlatto" è un romanzo introspettivo che va però a mostrare, attraverso il racconto del narratore, tutti gli effetti sulla vita della gente di alcune dinamiche, sullo specifico il gioco. 
Esso è scritto in terza persona, il narratore è esterno ed i capitoli si suddividono raccontando le vicende dei tre personaggi attorno ai quali è costruita la storia: Walter, Andrea e Virginia; andando anche a scavare nel passato di questi ultimi attraverso, ad esempio,  la loro famiglia. 
La scrittura dell'autore è molto fluida, scorrevole e profonda; descrive ambientazioni e scene in modo specifico utilizzando un linguaggio che sembra quasi poetico, il che attira e coinvolge il lettore anche emotivamente, grazie a lunghe riflessioni. 

Dal punto di vista del contenuto la narrazione è un po' lenta ma la tematica sul quale si incentra è molto interessante. Abbiamo la storia di un ragazzo affetto da ludopatia la quale. volente o nolente. produce degli effetti non da poco sulle persone che gli stanno a fianco, oltre che sulla sua vita. 
Assistiamo quindi ad un viaggio tra i paesaggi  di una Viareggio diversa da quella che tutti associamo ai festeggiamenti carnevaleschi. Una Viareggio nascosta forse proprio da tali maschere, fatta di bische clandestine e spaccio di droga, in cui i protagonisti di questo libro si fanno riflesso di alcune realtà sociali, e delle problematiche ad esse legate. 
Andrea rispecchia perfettamente il tipo di persona che, proveniente da una famiglia umile di lavoratori, riesce a farsi strada nel panorama bancario spinto dall'amicizia del padre con un alto funzionario ma portato avanti dal suo talento. Il personaggio rispecchia anche l'atteggiamento tipico di coloro i quali hanno una certa posizione sociale, oltre che una consapevole bellezza che riesce ad avere sempre ciò che vuole; però in questo caso specifico ciò che vuole non lo può ottenere. 
Virginia, invece, rispecchia chi grazie alle risorse della propria famiglia, e alla propria intelligenza, ha sempre avuto tutto. Lei però non è frivola, seppur l'apparenza possa dire il contrario, ma crede tanto nell'amore, nell'idea dell'amore vero, nelle  seconde possibilità. 
Walter, infine, rispecchia quello che è il risultato  di sofferenze ed assenze vissute nella sua adolescenza;di una grande insoddisfazione che lo porta ad avere il desiderio di avere di più per ritrovare se stesso, per ricominciare. E' l'esempio del desiderio che si tramuta in vizio; della speranza che si tramuta in fallimento. 

Interessante è il fatto che nulla è lasciato al caso, qui vengono presi in considerazione tutti i fili che compongono la massa aggrovigliata di idee, esperienze e sensazioni che caratterizzano i personaggi, andando a scavare anche nelle loro famiglia e nei loro ricordi. 
Ancor di più è interessane la figura del narratore, il quale come ho detto è esterno e per tutta la durata della lettura chi legge si chiede come esso sia così informato sull'intera vicenda dato che, secondo le sue affermazioni, non ne ha direttamente preso parte.. La fine del libro chiarisce ogni dubbio ed apre a nuove considerazioni in merito alla vicenda. 

In conclusione è un romanzo ben scritto, la storia è molto affascinante, soprattutto per gli amanti del genere. Le uniche critiche che posso muovergli sono relative alla lunghezza eccessiva di alcuni periodi, qualche errore di battitura e alla lentezza su alcuni punti della narrazione. 

Voto scrittura: 🌟🌟🌟🌟🌟
Voto contenuto: 🌟🌟🌟🌟



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