"OLTRE L'INVERNO"
Autrice: Isabel Allende
Genere: Letteratura Cilena
Collana: I Narratori
Casa editrice: Feltrinelli
Data di pubblicazione: Novembre 2017
N^ pagine: 295
Prezzo: €18,50
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
TRAMA
Lucía, cilena espatriata in Canada negli anni
del brutale insediamento di Pinochet, ha una storia segnata da profonde cicatrici: la sparizione del fratello all’inizio del regime, un matrimonio fallito, una battaglia contro il cancro, ma ha anche una figlia indipendente e vitale e molta voglia di lasciarsi alle spalle l’inverno. E quando arriva a Brooklyn per un semestre come visiting professor si predispone con saggezza a godere della vita. Richard è un professore universitario spigoloso e appartato. Anche a lui la vita ha lasciato profonde ferite, inutilmente annegate nell’alcol e ora lenite solo dal ferreo autocontrollo con cui gestisce la sua solitudine; la morte di due figli e il suicidio della moglie l’hanno anestetizzato, ma la scossa che gli darà la fresca e spontanea vitalità di Lucía restituirà un senso alla sua esistenza. La giovanissima Evelyn è dovuta fuggire dal Guatemala dove era diventata l’obiettivo di pericolose gang criminali. Arrivata avventurosamente negli Stati Uniti, trova impiego presso una facoltosa famiglia dagli equilibri particolarmente violenti: un figlio disabile rifiutato dal padre, una madre vittima di abusi da parte del marito e alcolizzata, un padre coinvolto in loschi traffici. Un incidente d’auto e il ritrovamento di un cadavere nel bagagliaio della macchina che saranno costretti a far sparire uniranno i destini dei tre protagonisti per alcuni lunghi giorni in cui si scatena una memorabile tempesta di neve che li terrà sotto assedio.
RECENSIONE
"Oltre l'inverno" è un romanzo che tocca diversi punti delicati, mostrandoli al lettore indirettamente, attraverso la storia dei suoi protagonisti ma mettendo in evidenza i personaggi secondari.
Esso è scritto in terza persona, ogni capitolo è caratterizzato dal punto di vista di ognuno dei personaggi. Inoltre, è presente l'alternarsi di flashback alla vicenda del presente, che mostrano ai lettori il passato dei personaggi, i loro affetti, i motivi che li hanno resi tali.
E' ambientato in una Brooklyn fredda, ricoperta di neve a causa della tempesta, ma i capitoli con i flashback sono ambientati in altri luoghi diversi: il Guatemala, il Cile, il Brasile, il Messico ed il Canada… Nonostante la diversità dei luoghi, le descrizioni sono molto dettagliate per cui chi legge riesce a collocarsi in ognuno di essi.
La scrittura dell'Allende è fluida, semplice ma ricercata allo stesso tempo, e soprattutto diretta e coinvolgente. Ogni rigo scorre davanti agli occhi velocemente ed è come se l'intonazione di ogni lettera fosse del tutto naturale… La narrazione prende le sembianze di un semplice discorso nella vita quotidiana.
Dal punto di vista del contenuto è una storia ricca.
Qui passato e presente si intrecciano scavando nelle vite dei personaggi e parallelamente andando a mostrare dei punti delicati che fanno parte del nostro mondo.
Attraverso la vicenda di Lucìa, Richard ed Evelyn, la Allende mostra gli aspetti più duri dell'immigrazione clandestina, oltre che le vicende politico-sociali di alcuni paesi che ne sono la conseguenza. La Allende però non si accontenta di mostrare solo questo aspetto del nostro mondo, di cui oggi si parla ma del quale molto spesso non si conosce la verità; ella ci mostra anche gli aspetti più puri di alcuni popoli, come quello del Guatemala, o del Brasile: il loro vivere quotidiano, le loro credenze, i pericoli con i quali si scontrano quotidianamente, come le bande criminali, la perdita dei propri figli o nipoti a causa di esse o altre vie sbagliate.
Ed ancora, ci mostra come, nonostante certi paesi siano relativamente più poveri dal punto di vista economico, anche una famiglia agiata, negli Stati Uniti, può essere esempio di criminalità, di orrore e terrore. Qui, sullo specifico, mostra la paura e la sofferenza di chi subisce violenza domestica; il senso di impotenza, di nullità, di terrore che vive in una donna quando il proprio marito non le dimostra il proprio amore ma solo la sua rabbia e cattiveria.
Ecco, "Oltre l'Inverno" è una storia dentro una storia. E' un libro scritto da una donna sulle donne.
Infatti, la protagonista Lucìa ed il personaggio di Evelyn rispecchiano la forza, il coraggio, la sofferenza e la rinascita di ogni donna.
Non solo loro però rappresentano un omaggio alla figura della donna, anzi a farlo sono due personaggi secondari, il cui ruolo è talmente importante da apparire al lettore quasi fossero i principali. Si tratta di : Conception Montoya, la nonna di Evelyn; e Lena, la mamma di Lucìa.
Lucìa, specificatamente, è l'emblema della forza d'animo, del coraggio di amare, di essere amata e di amarsi. E' l'esempio di quanto sia bello e giusto amare e godersi la vita, fregandosene dell'età, dei pregiudizi e dell'ignoranza perché ciò che conta è seguire il cuore.
A rendere la narrazione ancora più ricca e diversa è un altro aspetto toccato dall'autrice: la storia d'amore tra i due protagonisti, i quali hanno più di sessant'anni.
Qui viene mostrato un amore diverso, rispetto a quello che siamo abituati a leggere nei libri. E' un amore maturo, fatto di una passione che va oltre il solo aspetto fisico, che ricopre e travolge l'anima.
E' un amore che è nuovo, per coloro che lo provano. Tanto che vediamo il cambiamento di Richard dall'inizio della storia, in cui non si rende conto di ciò che prova, in cui cerca istintivamente di reprimerlo, per paura; fino alla fine del libro...e lì vedrete voi .😝
Cosa collega tutto questo? Quello che l'Allende ha utilizzato come <<specchietto per le allodole>>, un omicidio che mette in relazione i protagonisti e ci permette di affacciarci su quell'infinità di tematiche profonde ed importanti al giorno d'oggi.
L'unico motivo per il quale ho dato quattro stelle è che l'ho trovato poco avvincente, per cui ho perso un po' di tempo per leggerlo.
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