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Recensione: "La leggenda di Castel Marina"


Salve cari lettori e buon mercoledì!Dopo aver letto "Il segreto di Castel Marina" di Maria Cristina Pizzuto, non potevo perdermi il secondo volume di questa trilogia: "La leggenda di Castel Marina", che ho inserito tra le mie letture di settembre. 

E' stata una lettura super veloce, l'ho letto in mezza giornata, perchè si tratta più che altro di un racconto, proprio come il volume che lo precede, e conta solo una settantina di pagine. 
Curiosi di scoprire il mio parere? 

                                                               Autrice: Maria Cristina Pizzuto 

Genere: Narrativa contemporanea/Paranormal

Casa editrice

Collana: Policromia

N^ pagine: 70

Data di pubblicazione: 4 giugno 2020

Prezzo ebook: €1,99   

Prezzo cartaceo: €10,00

TRAMA 

La giornalista Elena viene incaricata di scrivere un articolo sulle vicissitudini di Castel Marina e di un ipotetico fantasma che porta vendetta e dolore ai clienti dell’albergo che domina il piccolo borgo.In quelle settimane Elena vivrà l’angoscia e gli incubi di Nirak, che la perseguiterà facendole rasentare la pazzia, portandola verso l’oblio e la morte della sua anima.Solo l’essenza protettiva dello spirito di Elisabetta permetterà ad Elena di ritrovare la lucidità persa e riprendere in mano la sua vita, fronteggiando una volta per tutte il malefico spirito del signor Nirak.


RECENSIONE 


Coinvolgente e ben scritto.

Ci si aspetta di più però.


"La leggenda di Castel Marina" è il secondo volume della trilogia di Maria Cristina Pizzuto. 

Qui si ripercorre la misteriosa storia che ruota attorno a Castel Marina ma, questa volta, non è più il racconto di nonna Erica, bensì quello di Elena, una giornalista che viene inviata in quel luogo proprio per scrivere un articolo sul mistero del fantasma che lo abita. 

Il racconto è scritto in terza persona, il narratore è esterno e qui lo stile dell'autrice si riconferma fluido ed elegante ma più incalzante e caratterizzato da una sfumatura più macabra. Ci sono un po' di errori di punteggiatura ed alcuni refusi superflui. 

Le descrizioni sono precise ed accurate, non superflue e permettono a chi legge di immedesimarsi nella storia e immergersi nell'atmosfera surreale di Castel Marina.

Per quanto riguarda il contenuto della storia, ho riscontrato qualche  piccola pecca, causata probabilmente  dalla  sua natura di racconto, ovvero la presenza di alcuni buchi nella trama che necessitavano di un maggiore approfondimento e la presenza di una contraddizione: nel primo libro, la storia tra i due ragazzi ( non faccio il nome per evitare spoiler) è con certezza una storia d'amore, qui invece non lo è. 

La protagonista del racconto, Elena, ha poco a che fare con la storia più che altro si ha la sensazione che sia uno strumento per mostrare ai lettori ciò che il fantasma del signor Nirak fa ai visitatori dell'hotel e non un personaggio essenziale nell'intero racconto. 

Per il resto, è bello il contrasto tra la delicatezza e la bontà dello spirito di Elisabetta, che invade l'intero racconto, in netto contrasto con il terrore e l'aura maligna che lo caratterizza. 

Se eravamo abituati alla sensazione di serenità, in un'atmosfera quasi fiabesca narrata dalla voce dolce dell'autrice, nel primo libro; qui il tono cambia, si fa cupo, macabro e e quasi terrificante, caratterizzato da una leggera sfumatura di suspense che porta il lettore a leggerlo tutto d'un fiato. 

La conclusione è un punto interrogativo perché da un lato da la sensazione al lettore di aver letto una storia un po' superflua; dall'altro infonde molte aspettative sul terzo volume. 


Voto tecnico: ☆☆☆☆

Voto contenuto: ☆☆☆

Voto complessivo: ☆☆☆ e mezzo.




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