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Recensione: "Il regno di rame" - Daevabad Trilogy vol. 2 di S.A. Chakraborty


 DAEVABAD TRILOGY- VOL.2 : 

"IL REGNO DI RAME"


Genere: Fantasy
Autrice: "S.A. Chakraborty
Casa editrice: Oscar Mondadori Vault
Data di pubblicazione: 2 marzo 2021
N^ pagine: 648
Prezzo: € 24,00








TRAMA

La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell’abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere.
Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù.
Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo.
Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l’intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.


RECENSIONE

Ancor più del primo, "Il regno di rame" ti coinvolge e ti cattura in ogni singola pagina.
Portando il lettore a percepire luoghi, odori e sensazioni. 
A vivere intrighi, leggende e sfide.


Quello che ha creato Shannon Chakraborty è una storia perfetta per qualsiasi lettrice o lettore che ami tutto ciò che riguarda il Medio Oriente.
Un mondo fatto di leggende, di magia, di desideri e misteri incorniciati dalle sabbie del deserto.
Con "La Città di Ottone" l'autrice ci aveva lasciati con un finale davvero disarmante, che ci ha lasciati con il fiato sospeso e in preda all'attesa per un anno; ma dopo aver letto questo libro posso dire che ne è valsa la pena. 

"Il regno di rame" ci presenta ciò che è successo cinque anni dopo gli aventi raccontati nel primo libro e lo fa alternando tre pov in terza persona.
La scrittura dell'autrice si riconferma ipnotica, scorrevole ed incalzante; infatti veniamo subito trascinati all'interno della storia, talmente tanto da percepire ogni dettaglio con estrema chiarezza.
E' come vivere un'avventura in 3D ma senza tecnologia, solo grazie all'abilità dell'autrice.
Insieme a Nahri percorriamo il Palazzo, le strade di Daevabad, percepiamo attorno a noi i suoi muri, i suoi suoni ed i suoi profumi.
La cura messa nel world-building e nel mondo magico è quindi davvero perfetta, resa tale anche dagli opuscoletti a fine libro nei quali vengono trattate le varie tribù ed i vari termini utilizzati.

A differenza del primo libro, che è principalmente introduttivo, qui assistiamo all'azione vera e propria; entriamo in modo approfondito nelle dinamiche politiche, sociali e culturali ma anche in quelle che riguardano le leggende e le antiche tensioni tra i popoli.
Anche i personaggi, insieme alla storia, hanno avuto un notevole cambiamento e cambieranno anche nel corso della narrazione. A cambiare sarà anche l'opinione su essi di chi legge, perché l'autrice è stata abilissima nel ribaltare molti aspetti.
Posso comunque dire che ho trovato in questo libro delle caratterizzazioni molto più forti rispetto al primo e questo è avvenuto anche grazie al fatto che sia stato dedicato più spazio ad alcuni di essi come Munthadir e Jamshid.

Vi avviso anche che in questo secondo volume sono di gran lunga superiori le ship, non potrete fare a meno di sperare nell'amore tra più personaggi.
E, a questo proposito, non posso non sottolineare l'importanza di questa storia anche dal punto di vista culturale. 
Shannon Chakraborty, infatti, ci ha mostrato la bellezza della cultura araba, la magia dei luoghi medio-orientali inseriti in un universo fantasy ma ne ha mostrato anche gli aspetti meno belli e più difficili.
Una sfida questa ma anche un grande merito, avvalorato anche dall'inserimento delle tematiche lgbt e dalla presenza di personaggi femminili forti, potenti e indipendenti, tra le quali una donna guerriera.

La narrazione è incalzante, i colpi di scena non sono tanti ma ci sono e leggendo si ha la sensazione di non volere che finisca, come se non fosse un libro "passerella" ma un volume conclusivo.

La certezza la si ha però nel finale che, seppur meno d'effetto del primo volume, lascia i lettori con la frenesia di voler leggere subito il seguito.


In conclusione è un libro che ho amato e che consiglio tantissimo agli e alle amanti del genere.
Assolutamente uno dei libri più belli dell'anno.



Voto tecnico: ⭐⭐⭐⭐⭐
Voto contenuto:⭐⭐⭐⭐⭐

Voto complessivo:⭐⭐⭐⭐⭐


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