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RECENSIONE: " NEL CUORE DI UNA DONNA"

"NEL CUORE DI UNA DONNA" DI CHIARA ALBERTINI 

 
Genere: romanzo
Formato: cartaceo
Editore: StreetLib
Prezzo cartaceo: €12,98
Prezzo kindle: € 3,49 

"Nel cuore di una donna" è il primo romanzo di Chiara Albertini, autrice italiana laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l'Università di Bologna, pubblicato da StreetLib nel 2014. 

TRAMA
Ci sono verità difficili da rivelare, verità scomode a cui ci si vorrebbe sottrarre, verità amare che fanno così male da non riuscire nemmeno  a scriverle nero su bianco perché significherebbe viverle nuovamente, riflettersi in loro una seconda volta. E a nulla serve riconoscere che il cuore ha infinite ragioni, a volte taciute, altre sussurrate, altre ancora rivelate, quando le si scoprono in balia del destino: lui è una forza più grande, a cui non si può sfuggire. E Susan, alla soglia dei suoi quasi sessant'anni, lo sa bene. Si ritrova un giorno con una vecchia fotografia in mano, in preda ad uno strano sentimento: "Sarà nostalgia?", questo non lo sa, ma sa che fa male perché per quanto si possa cercare di cancellare il passato esso non può essere cancellato.  
RECENSIONE 
Quando Chiara Albertini mi ha inviato il suo romanzo, ammetto che non ne conoscevo ne' il titolo ne' la trama, è stata una sorpresa. Ma già dalle prime pagine mi sono ritrovata catturata da quelle righe, da quella sofferenza, paura e tristezza vissuta dalla sua protagonista: Susan.
Lei non è la tipica protagonista dei romanzi, o almeno di quelli che ho letto io, è una donna adulta che ha vissuto creandosi una maschera, o meglio un muro, per cercare di lasciar fuori dalla sua vita le sofferenze del suo passato. E' una donna forte fuori, ma tanto fragile dentro, che ha deciso, per paura, di tenere all'oscuro di tutto, della sua vita passata, della sua infanzia tutti i suoi cari e questo non è mai un bene, soprattutto se proprio il passato torna a bussare alla tua porta.
E' un romanzo carico di sentimento, di riflessione, di emotività e chi lo legge non può fare a meno di immedesimarsi nel viaggio interiore che vive la protagonista che si vede di botto, dopo anni e anni a cercare di dimenticare, catapultata non solo a fare i conti con il passato ma anche con se stessa, con le sue idee, con le sue decisioni, con tutto quello in cui aveva sempre creduto, che in un attimo si è sciolto come neve al sole.
Ci sono quattro cose principali che mi hanno più colpito in questo romanzo:
  1. Innanzitutto il  rapporto con la sorella minore Beth, di cui si raccontano dei vari momenti attraverso dei flashback in cui è palpabile il legame che esse hanno, il modo in cui l'una trovava la forza di reagire nell'altra, il modo in cui entrambe si proteggevano e si davano sicurezza e conforto; 
  2. Il modo in cui le due maschere di Susan sono collegate al cambiamento dei luoghi: vediamo una Susan dura, autorevole, decisa e sicura della vita e della famiglia  che ha costruito a Boston:  di per se una città frenetica, in cui tutto gira intorno al lavoro e all'organizzazione ;  ed una Susan che si lascia andare alle emozioni, alle sensazioni, ai ricordi una volta arrivata a Amberley, un piccolo villaggio nel West Sussex, in cui si può ammirare la bellezza della campagna e del fiume Arun, un luogo di pace e serenità per gli occhi e per la mente che però conserva tutti i dolori e le ombre del passato turbolento della protagonista; 
  3. Il modo in cui in questo romanzo vengano messe in luce le dinamiche psicologiche delle persone che hanno subito un passato doloroso. Questo romanzo ci fa capire il modo in cui il passato incide fortemente sulla persona che si diventa, sulle decisioni da prendere, su tutto ciò che riguarda la vita di quella persona. 
  4. Il modo in cui viene indirettamente sottolineato tutto ciò che generano i rimpianti ed i sensi di colpa. Forse, sono la cosa che più genera sofferenza negli esseri umani, soprattutto quando si ha la certezza di non avere più la possibilità di rimediare, di recuperare il tempo perduto.     
Inoltre, il tipo di scrittura è lineare, concisa: ogni descrizione, sia dei personaggi sia dei luoghi, è chiara, semplice e facilmente immaginabile. Ammetto di aver adorato l'immagine descritta del villaggio di Amberley! 
E per ultimo, ma non per questo meno importante, ho amato il finale, non me l'aspettavo proprio ed ho sentito un brivido percorrermi le braccia e la schiena.
E' davvero un peccato non potermi dilungare sul esso, non voglio spifferarvi proprio la fine, perché è davvero, davvero emozionante! 
Nel complesso, l'ho trovato un romanzo davvero ben scritto, con una trama davvero forte e coinvolgente, soprattutto emotivamente. 
Ringrazio ancora Chiara Albertini per avermi dato la possibilità di leggerlo e recensirlo, ne sono davvero felice. " Nel cuore di una donna"  lascia tantissimo a chi lo legge! 

Una delle citazioni che mi sono piaciute di più è: 

"Per Susan bambina, rifugiarsi fra queste ultime aveva rappresentato l'unico modo per sentire vicino un padre che non l'aveva mai voluta né amata, mentre la sera, dentro quella casetta, con le lacrime gli occhi, guardava le stelle nel cielo, immaginando che l'avesse costruita per lei." 



 


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