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RECENSIONE " LA RILEGATRICE DI STORIE PERDUTE"

"LA RILEGATRICE DI STORIE PERDUTE" DI CRISTINA CABONI 


Salve a tutti cari lettori e lettrici, ho a malincuore concluso lo splendido libro di Cristina Caboni : "La rilegatrice di storie perdute", il suo quarto romanzo, pubblicato dalla Garzanti  nel 2017 ed arrivato alla sua seconda ristampa.
E' un romanzo che parla di amore, di coraggio, di voglia e bisogno di libertà espresso attraverso la passione per i libri.

Genere: romanzo
Casa Editrice: Garzanti
Data di pubblicazione: ottobre 2017
N° pagine: 294
Prezzo cartaceo: €17,60 


TRAMA

"La copertina finemente lavorata avvolge le pagine ingiallite dal tempo. Con gesti delicati ed esperti Sofia sfiora la pelle e la carta per restaurare il libro e riportarlo al suo antico splendore. 
La legatoria è la sua passione. Solo così riesce a non pensare alla sua vita che le sta scivolando di mano giorno dopo giorno. Quando arriva il momento di lavorare sulle controguardie, il respiro di Sofia si ferma: al loro interno nascondono una sorpresa. Nascondono una pagina scritta a mano: è la storia di una donna, Clarice, appassionata di arte e di libri. Un'abile rilegatrice vissuta nel primo Ottocento, quando alle donne era proibito esercitare quella professione. Una donna che ha lottato per la sua indipendenza. Alla luce fioca di una candela ha affidato  a quel libro un messaggio lanciato nel mare nel mare del tempo, e una sfida che può condurre ad uno straordinario ritrovamento chi la raccoglierà . 
Sofia non può credere al tesoro che ha tra le mani. Quella donna sembra parlare al suo cuore, ai suoi desideri traditi. E' decisa a scoprire chi sia, e quale sia il suo segreto..." 

RECENSIONE 



"La rilegatrice di storie perdute" è un romanzo che ti trascina nella storia della protagonista e della donna alla quale il suo destino sembra legato.
Più le pagine scorrono più non puoi fare a meno di immedesimarti in loro, di appassionarti a questa intrigante e misteriosa vicenda. 

Non avevo mai letto un libro della Caboni, e devo dire che con questo romanzo mi ha letteralmente conquistata: non solo la storia è davvero bella ma è anche ben scritta: fluidità, linguaggio semplice, elegante e ben strutturato, lo caratterizzano. 
Forse ci sono delle descrizioni superflue, ma nel complesso non infastidiscono il lettore. 

Come vi dicevo, la storia è davvero intrigante: non è il solito romanzo rosa, no. E' una storia che rende omaggio ai libri come simbolo di libertà, di amicizia ed amore. 
Interessante è l'articolazione della storia tra due epoche e luoghi differenti, in cui le due donne hanno vissuto: una a Roma ai giorni nostri, e l'altra a Vienna nell'Ottocento. Vi sono dei continui sbalzi temporali, man mano che la storie di Clarice e Sofia si svolgono e ciò però non confonde il lettore anzi alimenta l'interesse verso il romanzo e la curiosità di scoprire cosa accadrà. 

Questo romanzo però , non è bello solo perché c'è un segreto da svelare ma perché attraverso la storia parallela di due donne, vissute in epoche diverse ma con le medesime passioni e necessità, si mette in luce e si rende omaggio a tutte quelle donne che hanno lottato per la propria indipendenza, che lottano tutt'ora contro quell'amore che amore non è, è solo ossessione e pura e cruda malvagità. 
Clarice è una donna dell'Ottocento che con la sua storia appartiene alla società contemporanea: una donna che vuole inseguire i suoi sogni, essere libera, indipendente ma "prigioniera" di una famiglia che sceglie al posto suo, di un marito che le fa del male fisicamente e psicologicamente...Una donna che riesce a scappare, ad essere libera grazie ai libri. 

<<I libri le avevano permesso di  sfuggire alla sua esistenza infelice, le avevano dato speranza. I libri, in quella sua prigione, erano una finestra sul mondo, suoi luoghi nei quali giungeva con l'immaginazione..>>

Ai nostri giorni, invece, si trova Sofia, la nostra protagonista: colei che riesce a dar voce e libertà alla storia di Clarice, che attraverso il suo messaggio porterà Sofia a ripercorrere le tappe della sua vita attraverso un viaggio di ricerca tra Vienna, Monaco e Roma.
Sofia, seppur appartenente ad un'epoca e ad un contesto differente, si ritrova a vivere una vita incompleta, quasi sconosciuta.
Avendo vissuto in simbiosi con il marito, si ritrova a non sapere chi lei sia, o cosa lei veramente voglia, condizione spesso vissuta da noi donne. 
Allora io vi chiedo: "Come non si può non immedesimarsi in queste due giovani donne?" 

La Caboni è riuscita perfettamente a creare un romanzo ripercorrente più temi: l'amore per i libri, la condizione femminile dell'800 ma anche quella della società contemporanea, alcune sfumature di giallo; e per finire, la cultura. Nel romanzo infatti, all'inizio di ogni capitolo, vi sono citazioni di grandi scrittori come : Goethe, Dickens, Edgar Allan Poe, Hemingway e Austen!

Ammetto che mi sono particolarmente interessata alla storia di Clarice, più che di quella di Sofia. L'ambientazione, la sua storia mi facevano venir voglia di scoprire sempre di più, di sapere di più e se proprio devo fare una critica, l'unica cosa che mi viene in mente è che si poteva dedicare qualche pagina in più alla storia di Clarice, renderla ancora più intrecciata e misteriosa. 
Per il resto ho adorato il romanzo dall'inizio alla fine e ve lo consiglio veramente tanto! 
Pollice in su per Cristina Caboni! 

Vi auguro una buona giorna, 
la vostra    RAGAZZA DEI LIBRI 








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