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Recensione: "Pioggia e Uva" di Paoletta Maizza


"Pioggia e Uva", come Paoletta Maizza ci racconta la sua Puglia





Genere: Romance
Autrice: Paoletta Maizza
Data di pubblicazione: 5 dicembre 2020
Casa editrice: Self-publishing
Prezzo cartaceo: €
Prezzo ebook: €
N^ pagine: 160





TRAMA

Puglia, fine anni '50.
Sorridente, dolce, affidabile, onesta. Lisa Antonaci, orfana di guerra, cresciuta dalla suore, decide di intraprendere una nuova strada, la più straordinaria di tutte. 
A bordo dell'autobus che la porterà a Villa Rini, casa in cui è stata assunta come infermiera personale della dolcissima signora Nella, incontrerà Massimiliano Colella. Coincidenza vuole che sia il nipote della sua paziente e che debba convivere con lui, sotto lo stesso tetto.
Per lei, il giovane dagli occhi scuri e i capelli arruffati dal vento, è la dimostrazione  stessa di Dio sulla terra. Nel soggiorno meraviglioso, fra le mura di quella casa, la vendemmia, la famiglia che l'accoglie come una di loro, scoprirà che all'amore non ci sono ostacoli che tengano e che basta una passeggiata fra i vigneti, e sotto la pioggia, per capire quanto il mondo sia pronto ad accogliere la sua meravigliosa personalità.
Una dolcissima storia per chi crede nell'amore a prima vista e nella magia della campagna pugliese, nascosta fra il fitto dei boschi. 


RECENSIONE

Dolce, commovente, sognatrice. 
Paoletta ci ha regalato una storia che scalda il cuore.



Con una narrazione in terza persona, in cui lo stile dell'autrice è scorrevole e semplice,  Paoletta ci riporta nella sua terra, nel secondo dopoguerra, facendoci percepire l'umidità della terra bagnata sotto i piedi ed il calore della Puglia, insieme ai suoi odori e ai suoi bellissimi paesaggi. 

La storia di Lisa, è una storia molto commovente. E' orfana ed è cresciuta senza un posto che potesse definire casa, senza delle persone che le facessero sentire il calore della famiglia. 
Attraverso lei, ci emozioniamo nella scoperta del calore familiare, nell'affetto sincero e tenero e nella scoperta di se stessa, di un suo posto nel mondo e dei sentimenti. 
Attraverso lei, viviamo la sua rinascita, seppur in un periodo ed in un contesto nei quali non era facile essere se stessi. 
Infatti, Paoletta, non ci mostra l'assetto economico di quegli anni, piuttosto quello socio-culturale, soprattutto in Puglia in cui, come tutti i posti del sud, si era molto legati a determinati aspetti, come l' attenzione nella religione, il divario delle classi sociali, i comportamenti da tenere in pubblico ecc..

Il bisogno di rinascita è il sentimento incarnato da Lisa; ma è presente anche in Massimiliano, il co- protagonista, che ci mostra la natura selvaggia, sentimentale e curiosa di scoprire il mondo, di quegli anni. 
La loro storia d'amore, è una storia molto delicata, casta e romantica, che appassiona senza ricadere nella lussuria. Una storia fatta di sguardi, parole e sensazioni ma che coinvolge e appassiona chi la legge. 

Di fondo, c'è un forte desiderio di ricevere e dimostrare amore, ed è quello che la protagonista fa e ottiene con la signora Nella, che per lei diventa una specie di nonna, e quali lo diventa anche per chi legge. E' impossibile non affezionarsi a questa nonna dolce ma dallo spirito libero, attraverso la quale Paoletta ci ha trasmesso l'amore e l'importanza delle persone anziane.
Quello della signora Nella è un personaggio al quale è impossibile non affezionarsi.

Al contrario, ho trovato un po' snervante quello di Lisa perché troppo perfetto: è la più sensibile, la più dolce, la più responsabile...la più tutto. Personalmente non amo i personaggi troppo perfetti. 
Per quanto riguarda la narrazione, ho trovato qualche difettuccio : qualche refuso e la lunghezza dei periodi, rendono a volte la narrazione poco fluida.



Per il resto, è una storia perfetta da leggere con una bella tazza di caffè fumante, avvolti in un plaid a guardare la pioggia. 




Voto tecnico: ★★★
Voto contenuto: ★★★★

Voto complessivo: ★★★★ . 

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