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Recensione: "La stirpe della Gru" di Joan He


 INTRIGHI A CORTE? SI, GRAZIE!
"LA STIRPE DELLA GRU" DI JOAN HE



Genere: Fantasy
Sotto-genere: YA (Young Adult)
Autrice: Joan He
Casa editrice: Oscar Mondadori Vault
Data di pubblicazione: 19 gennaio 2021
N^ pagine:456
Prezzo cartaceo: €22,00














TRAMA



I TIRANNI ESTIRPANO I CUORI.
I GOVERNANTI SACRIFICANO IL PROPRIO.

La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell’anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell’arena dei giochi di potere e diventa all’improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l’omicida sia qualcuno che le è molto vicino.
La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l’ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l’assassino.
I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi’a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un’indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge.
Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto.
Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?

RECENSIONE

Un fantasy ricco di intrighi di corte. Di segreti.
Ti trascina tra le sue pagine.
Ti coinvolge.
Ti lascia anche qualche dubbio.


Con una scrittura in terza persona che fin dall'inizio si prospetta molto scorrevole e poco prolissa, Joan He ha proposto un fantasy totalmente incentrato sugli intrighi di corte, ambientato in una nazione ispirata alla Cina, specificatamente nel regno di Yan.

Non lasciatevi ingannare da chi sostiene che sia in stile Game Of Thrones perché non ha nulla in comune con la saga di Martin. 

La trama è abbastanza ben strutturata, non presenta buchi e da subito il lettore si trova coinvolto nella storia, il problema è che poi la strada che l'autrice penso volesse percorrere  inizia ad avere delle deviazioni, o meglio fa dei lunghissimi giri che l'hanno portata in una sorta di vicolo cieco.
A mio parere, lei è partita con una buonissima idea che successivamente ha fatto fatica a sviluppare, o almeno questa è la sensazione che si ha leggendo la storia, che diventa prolissa senza mai giungere ad una conclusione vera e propria.
Hesina vuole trovare il colpevole della morte di suo padre. Forte delle sue convinzioni, manda avanti la sua indagine e prende decisioni che più avanti le faranno ricadere addosso il peso delle conseguenze.
Inizia a percepire il peso del potere, scoprendo una realtà diversa da quella che conosceva.
Una realtà fatta di ingiustizie, segreti e bugie. 


Attraverso i personaggi, l'unico vero fulcro di questa storia, che sono ben caratterizzati, sia negativamente che positivamente, si sviluppa una storia che ha alla base una buona struttura di un universo magico davvero interessante ma che non è stato approfondito come meriterebbe. 
A rendere la trama interessante è anche il modo in cui Joan He abbia unito questo universo ad un sistema di ingiustizie e discriminazioni che portano gli Indovini, persone capaci di prevedere il futuro e di manipolarne gli effetti sul presente, dei reietti, dei mostri da dover allontanare e distruggere.

La protagonista, la principessa Hesina, è un personaggio che si apprezzerà a fatica. Tutto di lei ci indica quanto non sia pronta per il ruolo di regina, quanto sia ingenua e stupida per certi versi. 
Ma da una ragazzina di poco più di quattordici anni e proprio ciò che ci si aspetta. 
Per questo, nonostante sia un personaggio che non attira la simpatia dei lettori, non posso che definirlo ben caratterizzato perché credo che l'autrice volesse proprio mostrarci un personaggio "debole" e imperfetto.
La storia infatti si sviluppa principalmente sciorinandoci le sue incertezze, la mancanza che sente di suo padre, i suoi sospetti e delle sue delusioni. 
Anche gli altri personaggi hanno delle forti caratterizzazioni, soprattutto quelli di Cayan e di sua sorella e Sanjing.
Un personaggio che però delude fortemente è quello di Akira, dal quale mi aspettavo molto di più.
Anche per lui, come per il world-building, si dice poco dopo aver creato grossissime aspettative.

Rimane una trama ricca di colpi di scena ma, con il corso della lettura, diventa piena di oscillazioni: iniziano ad intervallarsi capitoli più lenti e prolissi, a capitoli più avvincenti.

Un altro aspetto che può far storcere il naso a chi legge è la quasi totale assenza di world building.
L'autrice non descrive il regno di Yan, i suoi usi e costumi più di tanto. Ci lascia solo immaginare un luogo ed un popolo molto simile a quello cinese. 
A parte, una lingua diversa, nominata spesso ed inutilmente nella storia, non sappiamo altro. 
Perché inutilmente? Perché vengono propinate, nel corso di tutta la storia, solo due frasi e sempre le stesse. 

Io non amo le storie prolisse, soprattutto se ci si dilunga troppo nella descrizione di un mondo/nazione ecc... Per questo, per certi versi, ho apprezzato questo aspetto del libro; ma credo che qualche informazione in più avrebbe permesso a chi legge di immedesimarsi  nella storia, di comprendere certi meccanismi e di immergersi totalmente in quello che viene raccontato.


Anche la conclusione lascia un po' i lettori spiazzati, con la sensazione di "non detto".
L'unica cosa che mi fa ben pensare è che si percepisce l'idea di un possibile secondo libro, in cui si spera certe cose vengano approfondite.



Quindi lo consiglio?
Nì. E' un libro con delle grosse potenzialità che devono essere sfruttate, magari nel libro successivo se ci sarà.



Voto tecnico: ⭐⭐⭐ e mezza
Voto contenuto:⭐⭐⭐ e mezza

Voto complessivo:⭐⭐⭐ e mezza


                                                                                                                        

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