Passa ai contenuti principali

"MAMADOU VA A MORIRE! DI GABRIELE DEL GRANDE

"MAMADOU VA A MORIRE" 





Autore: Gabriele Del Grande
Genere: Saggio
Collana: ISaggi
Casa editrice: Infinito Edizioni
Data di pubblicazione: maggio 2007
Prezzo: €14,00
N^ pagine: 160 





TRAMA: 

Un grande reportage racconta le vittime dell’immigrazione clandestina, l’invasione che non c’è e i nuovi gendarmi di un cimitero chiamato Mediterraneo. Dal 1988 almeno 10.000 giovani sono morti tentando di espugnare la fortezza Europa. Vittime dei naufragi, ma anche del caldo del Sahara, degli incidenti di tir carichi di uomini, delle nevi sui valichi, dei campi minati e degli spari della polizia. Mamadou va a morire è il racconto coraggioso di un giovane giornalista che ha seguito per tre mesi le rotte dei suoi coetanei lungo tutto il Mediterraneo, dalla Turchia al Maghreb e fino al Senegal, nello sforzo di custodire i nomi e la memoria di una generazione vittima di una mappa. Il suo è anche un grido d’allarme su una tragedia negata, che chiama in causa l’Europa, i governi africani e le società civili delle due sponde del Mare di Mezzo. 


RECENSIONE: 


Non è semplice recensire questo libro, ci sarebbero tante, troppe cose da dire rischiando anche di ripetere le informazioni contenute in esso e dunque non sarebbe più una recensione.
Innanzitutto, ci tengo a precisare che è un lavoro eccezionale, una reportage che fa davvero aprire gli occhi su ciò che realmente c'è dietro l'immigrazione, su ciò che gli immigrati vivono, su ciò che le loro famiglie vivono... Ho perso un po' di tempo per leggerlo perchè non è molto scorrevole, e non per lo stile di scrittura ma per il genere e per la corposità delle informazioni in esso contenute, il che non è un difetto ma un pregio e faccio i miei complimenti all'autore/ricercatore per il lavoro svolto.
Come si legge nella sua descrizione, Del Grande ha svolto una ricerca sul campo, intervistando chi è sopravvissuto, cercando di ricostruire le vicende di chi è partito e non è più tornato, anche attraverso i racconti delle loro famiglie.
E' la prima volta che leggo un libro del genere, che mi permetta di di far luce su una questione che ritengo importantissima, soprattutto al giorno d'oggi.
 In esso, gli immigrati hanno finalmente il ruolo che gli spetta: persone che cercano la fortuna, vittime di un sistema di ingiustizie, torture, discriminazioni e furti. Questo libro da loro voce!
Nei primi capitoli del libro, l'autore attraverso i suoi racconti mostra ai lettori la grande povertà di quei paesi ma anche l'ammirazione che i cittadini ripongono nell'Occidente, che per essi è un sogno.
Infatti, leggendo emerge il fatto che i cittadini sono parecchio condizionati dai loro concittadini che <<ce l'hanno fatta>> e soprattutto dai passeurs stessi, nella grande immagine che hanno dell'Italia.
Le rivelazioni rilevanti di questo libro sono tante, solo leggendolo si può realmente capire tutto.
Tra di esse vi sono sicuramente:
  1. I passeurs, cioè coloro i quali invogliano (a pagamento) gli immigrati alla partenza, non sono altro che quelli chiamati da noi << scafisti>> e che, non sono solo italiani ma anche, tunisini stessi. Con ciò voglio dire, anzi informare coloro i quali sostengono che sono quelli italiani ad incentivare le immigrazioni, agevolando i propri interessi, be' non è così. Gli scafisti ci sono sia nella "stazione d'arrivo" che in quella di partenza. Inoltre, essi non si limitano a farsi pagare, ma a volte costringono con la forza gli immigrati a partire anche se non vogliono. 
  2. Le forze dell'ordine di alcuni paesi contribuiscono alla scomparsa di molti immigrati, dei quali infatti molto spesso si perdono le tracce. Sono tante le famiglie che non hanno più notizie dei loro cari, i cui nomi non sono inseriti nella lista dei morti, e che a volte vengono visti da alcuni compagni per poi scomparire nel nulla.  La presenza di campi di detenzione per gli immigrati  è elevata. Si tratta di veri e propri tuguri, nel quale gli individui sono lasciati a morire, con solo un po' di riso da dividere, con la sporcizia, le malattie...un vero e proprio inferno. 
  3. Non tutti coloro che decidono di partite, sono senza documenti e permessi. Moltissimi vengono privati di questi ultimi dai passeurs e dalla forze dell'ordine stesse. Altri decidono di partire sui barconi perchè pur avendo fatto richiesta dei permessi, vengono lasciati in attesa per mesi o addirittura anni. 
  4. Molti immigrazi vengono costretti a partire dai passeurs, pena punizioni fisiche e morte. Anche se molto spesso, sono essi stessi a mandare la soffiata della partenza alla polizia locale e a fare arrestare gli immigrati prima della partenza, dopo aver ottenuto i soldi. 
Queste sono solo pochissime delle molte informazioni contenute nel libro, per cui vi invito davvero a leggerlo. 
Ogni avvenimento è descritto in modo minuzioso, ogni dialogo, ogni documento, censimento...tutto descritto in modo impeccabile, con le relative fonti.  Del Grande non risparmia i dettagli più duri,atroci delle violenze ed ingiustizie che subiscono uomini, donne e bambini in fasce. 
Ogni lettore leggendo questo libro non può non riflettere, non può non sentirsi almeno un po' in colpa, non può non immedesimarsi in tutto ciò.
E' un lavoro che merita di essere  divulgato, soprattutto in ambito scolastico, rappresenta  quella parte di storia raccontata dai "perdenti", l'altra faccia della medaglia. 
 
Una cosa importante, a cui sono arrivata soltanto alla fine, è il significato del titolo del libro "Mamadou va a morire": Mamadou non è una persona specifica ma rappresenta gli immigrati tutti. Ogni Mamadou sogna una vita migliore, raccoglie i soldi, mente alla propria famiglia e parte con la speranza di arrivare nella terra nel quale iniziare la propria vera vita.
Purtroppo, troppi Mamadou vanno a morire.

Ci sono dei passaggi che mi hanno particolarmente colpito, o che forse mi hanno fatto un po' accendere la lampadina: 

<<Non potete biasimare chi parte. Abbiamo il diritto a viaggiare e a migliorare le condizioni di vita delle nostre famiglie! Mica andiamo a rubare! Partiamo per cercare un lavoro. E non chiamatela sensibilizzazione! NON E' L'UOMO BIANCO CHE CI HA INSEGNATO CHE L'EUROPA E' L'ELDORADO?
 Romeo mi parla della televisione e della pubblicità, ma anche della musica e della storia imparata sui banchi di scuola imparata sin da bambino. L'Europa è il centro del mondo.>>  

<<  L'Italia da sola ha concesso 520.000 nuovi permessi di soggiorno per motivi di lavoro soltanto nel 2006. E nel 2007, a fronte di circa 17.000 arrivi lungo le coste calabresi, mentre stampa e politica gridavano all'invasione,  il governo chiedeva l'ingresso di 170.000 lavoratori stranieri. Insomma, per una persona che arriva a Lampedusa, il sistema produttivo italiano ne chiede 10.
Ma anzicchè sciogliere il nodo degli ingressi, l'Europa preferisce continuare a parlare di "pressioni senza precedenti" e spendere milioni di euro per militarizzare le frontiere sotto il concerto di agenzie ad hoc come Frontex. >> 


Consiglio davvero tanto la lettura di questo libro e ringrazio tantissimo la Infinito Edizioni per avermi permesso di leggerlo e recensirlo!

Per acquistarlo clicca qui
 






Commenti

Post popolari in questo blog

Charlie Hebdo, una strage che si poteva evitare?

In questi giorni, non si parla d'altro che degli attentati avvenuti a Parigi e ,soprattutto ,quello avvenuto il 7 gennaio al famoso settimanale  francese "Charlie Hebdo". Per chi non lo conoscesse, esso è un giornale satirico nato  con il mensile Hara-Kiri . Nel 1960 , Georges Bernier , chiamato "  Professeur Choron" , e François Cavanna  iniziarono le pubblicazioni, definendo il proprio giornale  come «journal bête et méchant», ovvero  giornale stupido e cattivo .  Nel 1969 ,  sotto la guida di Cavanna, si decise di trasformare il mensile in settimanale. Esso,successivamente cambiò nome in  Hara-kiri-hebdo  e più avanti,  prese il nome di  L'hebdo hara-kiri . Ma, quando il giornale venne interroto,nel 1970,  dal Ministro dell'Interno, a causa di un articolo da essi pubblicato  «Bal tragique à Colombey - un mort», ovvero " Tragico ballo a Colombey,un morto" che essa non  era altro che la ...

"FADE INTO YOU" DI SIRO .T. WINTER

FADE INTO YOU   Autrice : Siro .T. Winter   Genere : Romanzo Rosa Casa editrice : Self-publishing Data di pubblicazione : dicembre 2017 Prezzo : €9,35 N^ pagine : 160  TRAMA Perdersi. Per ritrovarsi, cinque anni dopo, l’uno di fronte all’altra. E perdersi ancora, nel miele degli occhi di Lou, tra le braccia di una donna che ha nascosto chissà dove la Prinsessa sognante che era un tempo. Un tempo che sembra essersi fermato nell’istante in cui vi siete sfiorati la prima volta. C’era la neve. C’era Katty. C’eri tu, con il cuore freddo come adesso. C’era lo stesso, disperato desiderio di assaggiare quel miele. «Non posso parlare per tutti, ma so perché batte il mio, di cuore. Solo perché amo te.» La lasci entrare. Nella tua casa, nella tua vita. Perché nonostante il dolore, nonostante il rancore e quella neve che non sembra voler smettere di avvolgerti, sai che lei è la tua casa. La tua vita. E sai che vi perderete ancora, ...

Recensione: "Il Branco" di Giulia Gibelli

IL BRANCO  Genere: Narrativa Autrice: Giulia Gibelli Data di pubblicazione: Gennaio 2019 Casa editrice: Divergenze N^ pagine: 102  Prezzo di copertina: €14,00  TRAMA Aura è una ragazza di diciassette anni che ha già superato parecchi ostacoli nella sua vita: la morte del padre e l'amputazione di una mano.  Aura è un appassionata studentessa di psicologia, per questo è solita riflettere su ogni avvenimento, momento o cosa e ciò l'ha sempre portata ad andare avanti. Non è il suo handicap a preoccuparla, a farsi sentire diversa, non lo è mai stato. E' il modo in cui ognuno di noi, lei in primis, è condizionato dal branco, dalle persone con le quali è in relazione quotidianamente.  Aura trova l'amore, ne soffre e decide di trovare se stessa, al di là del branco. Parte.  E' l'inizio di un cammino con se stessa, di un percorso che la porta a relazionarsi con altra gente, con un altro branco, un altr...