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Recensione: "La Governante" di Rebecca Quasi

LA GOVERNANTE






Genere: Romance storico
Autrice: Rebecca Quasi
Casa editrice: Dri Editore
Data di pubblicazione: 21 gennaio 2019
N^ pagine: 193 
Prezzo ebook:€2,99











TRAMA
 
Londra 1875
Lord Moncrieff, rimasto vedovo, deve trovare una governante che si occupi di sua figlia. O meglio della figlia di sua moglie, visto che non è certo di essere lui il padre della bambina. Assume la signora Tate, una donna giovane e affascinante, con un passato non proprio cristallino. L’idea di spedire figlia e governante lontano da Londra si rivela, però, poco funzionale all’attrazione che inevitabilmente i due finiscono per provare.

RECENSIONE
Rebecca Quasi dopo il successo ottenuto con "Dita come farfalle" torna con questo nuovo libro, un genere differente, che però mi ha un po' lasciato con l'amaro in bocca. 
La scrittura si ripresenta molto fluida, scorrevole e semplice ma gli errori di stesura non sono pochi: tra una pagine e l'altra infatti non solo cambia la dimensione dei caratteri ma anche il tipo di carattere utilizzato; inoltre il simbolo usato per suddividere i vari paragrafi, a volte, vanno ad interrompere i periodi.Tutto ciò può sembrare futile ma tende a confondere, o meglio a disturbarne la lettura ai lettori. 
Andiamo ai contenuti. 
La storia si presenta molto carina, i personaggi sono ben descritti e la trama è articolata molto bene. 
Sono due i personaggi che ho adorato: 
  1. La signora Tate, la nostra governante. E' una donna bella e forte, ha dei saldi principi ma la cosa che più mi è piaciuta è stato l'amore che ha donato alla piccola Penelope. E' la tipica matrigna che tutti vorremmo avere; 
  2. Penelope, la figlia (?) di Lord Moncrieff. E' una bambina eccezionale, dedita alla matematica, studiosa, curiosa e solare nonostante abbia passato l'infanzia praticamente da sola. Mi ha fatto sorridere per tutta la narrazione e devo ammettere che, facendo una panoramica, è stata lei la mia protagonista della storia.
Come vi dicevo, la cosa che più mi è piaciuta è stata la grande amicizia tra Penelope e la signora Tate. Fin da subito la seconda si è donata anima e corpo a questa bambina coltivando con lei un rapporto che va oltre l'amicizia, è quasi da madre/figlia/amica del cuore. Le ho adorate!

Il problema però è che durante la lettura ho avuto la sensazione che l'intera storia non avesse un obiettivo finale, non avesse un punto chiave attorno al quale si sarebbe incentrata la narrazione. Con il susseguirsi delle pagine, attendevo che accadesse qualcosa di concreto, che ci fosse un azione, un dialogo, una decisione che desse valore al tutto. O quanto meno qualcosa che mi creasse curiosità, suspense, emozione… Tutto ciò non è avvenuto. 
Dopo "Dita come farfalle" mi aspettavo qualcosa di diverso dalla Quasi, o almeno mi aspettavo qualcosa di molto bello, non mi aspettavo, invece, una narrazione piatta, che desse la sensazione di essere stata scritta con la fretta e quasi buttata giù per come viene. E questo mi dispiace. 
Purtroppo, in merito a questo libro sono più le cose che non mi sono piaciute che il contrario. Qui ve ne elenco le principali: 
  1. La storia tra la signora Tate e Lord Moncrieff si presenta molto intrigante ma nel corso della lettura si muove verso il banale. Va bene che i due sono travolti dalla passione e dall'attrazione fisica reciproca ma nel libro questa passionalità non emerge, o quanto meno, non travolge i lettori. Né la loro storia sembra dirigersi verso il sentimentalismo;
  2. Una  cosa che mi ha proprio infastidito è  il fatto che il Lord, verso la seconda metà della storia quando tutto è stato "consumato" si sia rivolto più volte alla signora Tate con il termine <<sgualdrinella>>. L'intenzione della scrittrice era sicuramente quella di accendere un po' il fuoco, o di rendere il tutto un po' provocante, ma non è così, l'ho trovato di poco gusto e volgare, poco adatto alla storia; 
  3. La mancanza di un vero e proprio conflitto, tutto si è svolto in modo liscio e senza troppi e difficili difficoltà. Si ci sono due o tre antagonisti nella storia ma vengono surclassati praticamente subito. 

Un altra cosa che mi è piaciuta però è stata la conclusione. 
Quella si che è stata emozionante e coinvolgente! Il
 modo in cui si è conclusa la storia, sinceramente non me l'aspettavo. 

Credo che complessivamente darei a questa storia ⭐⭐e mezza / 5 .

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