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Recensione: "Il Portale degli Obelischi" di N. K. Jemisin

Cari lettori, oggi vi presento la mia recensione in anteprima di una nuova uscita targata Oscar Mondadori, della collana Oscar Fantastica!


"Il Portale degli Obelischi" è il secondo volume della trilogia <<La Terra Spezzata>> di N.K. Jemisin, in uscita il 12 maggio 2020. Il primo volume, "La Quinta Stagione", è stato pubblicato dalla Mondadori nel 2019. 

Si tratta di un vero e proprio successo letterario, l'autrice ha ottenuto tre premi Hugo consecutivi per questi libri!

"IL PORTALE DEGLI OBELISCHI- LA TERRA SPEZZATA VOL.2"






Genere: Fantasy
Autore: N.K. Jemisin
Casa editrice:Mondadori 
Collana: Oscar Fantastica
Data di pubblicazione: 12 maggio 2020
N^ pagine: 444













TRAMA 

La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine. Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai. E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto. Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.



RECENSIONE


Creare un mondo immaginario facendo emergere tutti quegli aspetti negativi del mondo reale credo sia geniale!

Con "Il Portale degli Obelischi" N.K. Jemisin riconferma la sua bravura, incollando i lettori alle pagine del libro, anche grazie alla struttura della narrazione che è davvero particolare.
Esso è scritto in seconda persona, il narratore è interno alla narrazione ma il lettore non comprende chi sia fino alla metà della lettura. 
Questo tipo di narrazione accentua il suo coinvolgimento, si ha la sensazione che il narratore si riferisca a chi legge, cosicché questi si ritrovino ad immedesimarsi ancor di più nella vicenda. 
La narrazione però cambia con il corso della lettura, in cui si alterna  anche una narrazione in terza persona, quando racconta le vicende di Nassun. 
Per quanto riguarda  le descrizioni, sono molto presenti e complesse, a volta è un po' difficile immaginarsi ciò che viene presentato ai lettori durante la lettura. 
Per quanto riguarda la scrittura dell'autrice è abbastanza scorrevole, precisa e si percepisce una certa preparazione. Come detto sopra, la struttura narrativa è davvero studiata ad hoc proprio come la costruzione delle parole attraverso la loro capacità evocativa.
Interessante è anche la presenza del glossario alla fine del libro in cui si spiegano non solo le varie terminologie che si ripetono nel corso della storia ma anche tutte le varie <<Stagioni>> che hanno colpito l'Immoto. 
Unico punto che è da rivedere: il formato del pdf troppo piccolo e che da qualche problema a chi non ha una vista da falco. 

Dal punto di vista del contenuto, è una storia articolata dalla quale emerge la grande importanza della natura , della terra. L'autrice non lascia nulla al caso e riporta questa grande valenza attraverso la natura dei vari personaggi: Le protagoniste sono orogene, ovvero riescono a sensire e controllare le forze sismiche, e ciò è collegato alla geofisica; ci sono inoltre moltissimi riferimenti anche all'astronomia e tutto ciò che accade è direttamente collegato alla natura, tanto che viene in qualche modo personificata, <<Padre Terra>> è il modo in cui i personaggi si rivolgono alla terra stessa. 

Pur narrando una storia fantasy, ambientata in un mondo immaginario, l'Immoto, la storia pone l'accento su degli aspetti che viviamo nel quotidiano. 
Quella che viene definita <<Stagione>> è un periodo piuttosto lungo in cui si verificano catastrofi ambientali, in cui il popolo deve lottare per la sopravvivenza.
Questo è un aspetto che ci tocca da vicino, dato che sempre più oggi si cerca di far qualcosa per salvaguardare il pianeta, perché ci siamo resi conto che la natura è viva e si può ribellare, noi siamo solo degli ospiti. 
Inoltre, in questo libro, si mette in evidenza anche la paura del diverso, e l'inevitabile repulsione verso esso. Gli orogeni rappresentano proprio questo: essi vengono guardati male, addirittura uccisi perché hanno un potere molto forte. 
Ciò si collega anche ad un altro tema centrale, in questa storia: l'amore e le sue varie forme. 
Attraverso la storia di Nassun ed Essun, viviamo l'amore tra madre e figlia: un amore complicato ma che allo stesso tempo forte ed eterno.
Viviamo un amore platonico, come quello tra Nassun e Schaffa; o come quello tra Hoa ed Essun.
Attraverso questa storia però viviamo anche la gabbia delle convenzioni, delle regole vigenti, che offuscano e limitano i rapporti sociali, oltre che la conoscenza in generale delle cose. 

In conclusione, posso dire che è un libro che appassiona, che travolge chi lo legge fino all'ultima pagina. 



Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐

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