Recensione: "Il Vento e il suo Campione. La favola di William Walsh: ovvero come si diventa ciò che si è. " di Giuseppe Vallerini
Buondì, cari lettori!
Oggi sono tornata con una nuova recensione, quella del libro "Il Vento e il suo Campione. La favola di William Walsh: ovvero come si diventa ciò che si è. " di Giuseppe Vallerini.
Siete curiosi?
Genere: Narrativa
Autore: Giuseppe Vallerini
Data di pubblicazione: Aprile 2020
Casa editrice: Giovane Holden Edizioni
N^pagine: 176
Prezzo cartaceo: €15,00
TRAMA
Un anziano signore si ritira in una abbazia. Il suo nome è William Walsh. Trascorre le sue giornate passeggiando alle prime luci dell'alba, sbrigando quelle poche commissioni che l'età e la forza rimasta gli permettono e soprattutto scrive. Nel silenzio della sera riversa su carta la storia che ha vissuto lasciando che anche le persone che più gli sono state care in vita prendano voce tramite i suoi ricordi. Le prime notizie di sé, che William riporta nel diario polifonico, sono che sua madre è morta da due anni e che il padre è stato accoltellato tanto tempo prima nei pressi del porto di Liverpool. La sua vita scorre monotona tra la biblioteca dove lavora e la casa di cura dell'Abbazia dove spinge la carrozzina a Eddie Smith, un uomo cinquantasettenne con il quale stringerà una forte amicizia. Lo sorreggono in questo suo percorso asfittico la fede e le sedute psicoanalitiche. Una notte, dopo una rimpatriata fra vecchi compagni di liceo, per un attimo prova l'impulso di buttarsi da un ponte e farla finita, quando incontra un senzatetto che gli dona un ciondolo magico. In un lampo, William diventa il calciatore più forte di tutti i tempi. Una sorta di George Best: donne, alcool e macchine veloci. Come calciatore sarà ancora più forte. C'è solo un problema, William non è George e scoprirà presto cosa gli manca davvero: l'unica donna di cui era innamorato dalle superiori e l'amicizia di un paraplegico. Insomma, la storia di William Walsh è la storia su quel che rimane, una volta (dopo) aver avuto tutto.
RECENSIONE
"Il Vento e il suo Campione. La favola di William Walsh: ovvero come si diventa ciò che si è. " di Giuseppe Vallerini è un opera di narrativa, scritta sotto forma di diario a più voci; infatti nei capitoli si alternano le vite di tre personaggi principali: quella di William; quella di Elizabeth e quella di Eddie. Inoltre, la maggior parte dei paragrafi è scritta in prima persona, il narratore infatti è interno alla vicenda; a volte però ad essi si alternano dei paragrafi in terza persona. La scrittura dell'autore è molto fluida, semplice e ha un tono spesso ironico e sprezzante che coinvolge ancor di più il lettore. Dal punto di vista strutturale, l'unica nota che mi sento di segnalare riguarda la punteggiatura che in certi punti mancava.
Dal punto di vista del contenuto, si tratta di un percorso introspettivo che il personaggio mette nero su bianco per raccontare come ha trovato se stesso. Un percorso fatto di una vita sempre in discesa, di infelicità e desiderio di una vita migliore.
Giuseppe Vallerini racconta l'ordinaria esistenza di chi non è nato dalla parte "fortunata" della società, di chi ha subìto traumi, un infanzia poco piacevole e di chi si è ritrovato a godere quel che resta della propria vita in una sedia a rotelle. Insomma, racconta di storie non facili, nelle quali non è facile neanche lontanamente immaginare cosa stia passando colui/lei che le vive.
L'autore però ci mostra anche come, riuscendo ad ottenere un vita diversa, si ci trasforma in ciò che non si è e si comprende che forse quel poco che si ha nella vita ci porta ad essere felici, anche se sul momento non lo si comprende.
Cosa ci insegna la storia di William Walsh?
William Walsh ci insegna che tutte le salite nella vita ci rendono le persone che siamo, nel bene o nel male. Ci insegna che la bellezza sta nelle piccole cose della vita quotidiana; che la felicità non si ottiene quando si ha tutto ma quando non si ha niente (di materiale) se non l'amore e l'amicizia. Ci insegna che bisogna avere il coraggio di amare e di amarsi, di farlo subito perché la vita è un soffio.
In conclusione, è una lettura molto, molto profonda e credo che valga la pena di essere letta perché apre tantissimo gli occhi.
Voto tecnico: ☆☆☆☆
Voto contenuto:☆☆☆☆☆
Voto complessivo: ☆☆☆☆ e mezza
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