Come rendere il concetto di parità di genere adatto ai ragazzi e alle ragazze.
"Bad Habits. La parola proibita"
Genere: Young Adult
Autrice: Flynn Meaney
Casa editrice: Dea Planeta
Data di pubblicazione:26 gennaio 2021
N^ pagine: 352
Prezzo di copertina: 15,90
TRAMA
A diciassette anni le regole non possono che stare troppo strette. Stanno strette ad Alex, che detesta i genitori per averla rinchiusa in una bigotta scuola cattolica. E stanno strette a Mary Kate, dolcissima, ligia al dovere, devota, e soprattutto stanca di rimandare il sesso fino al matrimonio. Anche ad altri, al liceo St Mary, certe regole vanno troppo strette. Ma non tutti osano esporsi, quasi nessuno pensa di poter cambiare le cose. Di certo non lo pensa Alex, che come unico obiettivo ha quello di farsi espellere dal liceo dei bacchettoni, e tornare a una vita normale, senza suore e preti che scorrazzano nel giardino a ogni cambio d’ora. Ma quando Alex si rende conto che per attirare l’attenzione di suo padre non basta finire dal preside una volta alla settimana, decide per una strategia diversa. Quella della parola proibita. E qual è la cosa che spaventa di più gli insegnanti del liceo in cui l’hanno rinchiusa? La vagina. Gridare quella parola. Alex intende far sentire la voce della vagina, certo, ma con stile. Con uno spettacolo teatrale colto e appropriato: I monologhi della vagina. A Mary Kate il piano di Alex sembra pessimo. Ad Alex il piano della vagina sembra geniale. Una cosa è certa, le regole stanno per cambiare.
RECENSIONE
Irriverente, divertente e profondamente educativo.
Con una narrazione in prima persona, Flynn Meaney ci fa totalmente immergere nella vita di Alex, una diciassettenne che fa "ribelle" di secondo nome, alla quale sta davvero stretta la sua vita all'interno della St. Mary, una scuola cattolica.
Insieme a lei, chi legge viene investito da un forte sentimento di ribellione e di lotta per le discriminazioni di genere e non può fare a meno di rivedersi in determinati aspetti che la protagonista sottolinea, aspetti che sono una conseguenza dell'ideologia alla base della nostra società.
La trama, ben strutturata ed in linea con il genere al quale appartiene, si sviluppa sull'idea della protagonista di dover mettere in scena "I monologhi della vagina" alla St. Mary per poter portare, all'interno della scuola, una ventata di progresso abbattendo le fondamenta patriarcali, cattoliche e tradizionali che le fanno da base.
Su questa linea assistiamo a tutte le peripezie che Alex vive, insieme alla sua amica Mary Kate, ritrovandoci di fronte una vicenda davvero divertente, ironica ma molto riflessiva.
Mary Kate, infatti, è una persona totalmente diversa da Alex: posata, dedita allo studio, profondamente pudica e cattolica. E' una ragazza che rappresenta in tutto e per tutto i canoni che la nostra ribelle protagonista vuole abbattere. Ed è attraverso lei che ci troviamo di fronte ad una serie di idee ed imposizioni implicite che governano la nostra società, ad esempio il vergognarsi di comprare gli assorbenti.
Quante ragazze, andando al supermercato, se ne vergognano?
Se Mary Kate si fa rappresentate di un sistema antiquato, Alex invece è rappresentazione del suo opposto.
C'è da dire che oltre ad essere un personaggio davvero particolare e fuori dai generis, infatti, Alex rappresenta anche l'eccesso di un animo fortemente femminista che risulta poi diventare pesante e limitativo. Non solo perché ogni suo pensiero è realmente esagerato ma anche perché questa esagerazione, che teoricamente ha l'obiettivo di contrastare stereotipi e discriminazioni, ne va a produrre altri.
E' un personaggio che vi farà sicuramente divertire ma vi infastidirà anche parecchio per le cose sopraelencate. Per questo credo che sia un ottimo personaggio.
Perché?
Perché è proprio attraverso Alex che l'autrice ci mostra cos'è giusto e cosa non lo è.
Attraverso questa storia, ci troviamo di fronte anche ad un percorso di crescita, di cambiamento, soprattutto di questi due personaggi.
Alex, infatti, subirà un grosso cambiamento andando a conoscere non solo se stessa ma anche la realtà che la circonda, mettendo da parte i suoi pregiudizi.
Perché una cosa che "Bad Habits. La parola proibita" insegna, oltre all'importanza dell'uguaglianza di genere, è che per apportare un cambiamento concreto nel sistema sociale e per difendere la propria libertà è necessario, prima di tutto, il rispetto verso l'altro ed i modi di essere e vivere altrui.
Se no si crea soltanto ciò che si combatte: la disuguaglianza.
Un libro che consiglio di leggere soprattutto agli adolescenti perché apre tantissimo gli occhi su ciò che è e ciò che non è la lotta per le discriminazioni.
Voto tecnico: ⭐⭐⭐⭐
Voto contenuto:⭐⭐⭐⭐
Voto complessivo: ⭐⭐⭐⭐
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