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Recensione: "Le Diecimila Porte di January" di Alix E. Harrow

Sono tornata con un'altra Opi Recensione, cari lettori!
Oggi vi parlo della nuova pubblicazione della Oscar Mondadori Vault, "Le Diecimila Porte di January", che sarà pubblicato il 13 ottobre 2020 e che io ho avuto il piacere di leggere in anteprima.

Vi avviso, è una lettura che non dimenticherete facilmente. 





                                                              

Genere: Fantasy
Sotto genere: Portal Fantasy 
Autrice: Alix E. Harrow
Casa editrice: Oscar Mondadori Vault
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2020
N^ pagine: 396 
Prezzo cartaceo: € 20,00






TRAMA

Estate 1901. Un’antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto.
Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti “di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura… Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d’argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma.Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: LE DIECIM POR. 
Un libro che ha l’aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. 
Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà.
 Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei…



RECENSIONE

Un libro che racchiude tante storie. Che parla di libertà, di solitudine, di amore negato e ritrovato. 
Una storia senza eguali.

"Le Diecimila Porte di January" è il romanzo d'esordio di Alix E. Harrow, un portal fantasy che ti rimane nel cuore per la sua originalità e completezza. 
Già dallo stile di scrittura dell'autrice, che è molto semplice, diretto ed evocativo; e dalla narrazione che è scissa in due direzioni: quella della storia principale è in prima persona, dal punto di vista della protagonista; e quello della storia racchiusa all'interno della narrazione che è in terza persona; i lettori non possono che rimanere affascinati e coinvolti dal libro, anche se spesso la narrazione vi sembrerà abbastanza lenta.

Una delle particolarità che salta subito all'occhio è la natura diaristica nella quale è scritto, anche il narratore della seconda storia è interno e volutamente (questo lo confermerà lui nel corso della lettura) racconta la sua storia in terza persona.
Le due voci, tra l'altro, non si accavallano mai e qui si nota la bravura dell'autrice. Ogni voce ha la sua voce, il suo stile narrativo. Se con January assistiamo ad un evolversi del personaggi anche attraverso il suo stile discorsivo: da bambina a giovane donna; con la seconda voce ci troviamo subito di fronte una persona acculturata, tant'è che la narrazione qui è molto più meticolosa e dettagliata (ci sono moltissime note a piè di pagina). 

Come vi dicevo, è una storia che racchiude tante storie, ci troviamo di fronte tante vicende tutte tra loro collegate. 
All'inizio della lettura, ci troviamo subito di fronte la storia di January, una bambina speciale, diversa che è stata affidata ad un uomo ricco e potente, per il quale lavora suo padre, che fin da subito la plagia, incatena il suo carattere, il suo spirito bloccandolo quel tanto da riuscire a reprimere il suo animo da sognatrice e libero. 
Nel corso della lettura, come dicevo, assistiamo alla sua crescita ma anche ai suo turbamenti, alle sue riflessioni...Qui infatti direi che ci troviamo di fronte anche al suo percorso introspettivo. 

Alla sua storia si intreccia quella di Adelaide, un'adolescente che non ha mai represso la sua indole selvaggia e sognatrice ma che si ritrova legata alla sua vita da altre circostanze. 
Le due fanciulle quindi sono accumunate da situazioni molto simili ma da cammini differenti...o quasi. 

Nel corso della lettura avrete sotto gli occhi tantissime altre storie ma qui non voglio svelarvi nulla. 

Ma andiamo alla contenuto di questo libro. 
E' una storia progettata e scritta nei minimi dettagli, ogni connessione, ogni avvenimento non viene lasciato al caso ed è tutto intriso di un'aura magica. 
Ci sono tanti colpi di scena, anche se qualcosa si inizia ad intuire ad un certo punto della lettura. 
In più,  racchiude tantissime tematiche reali come: la ricerca di potere, la discriminazione razziale e la paura del diverso/dello straniero; ma anche la sofferenza per l'assenza fisica dei propri genitori. 

Unica pecca che ci ho trovato è la collocazione geografica delle porte che risulta un po' confusa, non si riesce ad individuarle chiaramente. 

E' una storia di privazione e libertà. Una storia di amore e di abbandono.
Una storia che parla di inadeguatezza e di ricerca del proprio posto nel mondo . 
E' una storia di ingiustizie ma anche una storia di speranza e coraggio. 
E' una storia d'amore perso, ritrovato e nascente. 
Una storia di avventura, di viaggi e nuovi mondi. 
E' una storia di Porte. 

Di queste ultime vi verrà spiegato ogni cosa e, da quel momento in poi, non le vedrete più come prima. 



Voto tecnico :★★★★
Voto contenuto: ★★★★★


Voto complessivo: ★★★★★ (Ho arrotondato per eccesso. E' troppo unico nel suo genere.)

 




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