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Recensione: "Amore Deluxe Edition" di Roberto Gerilli


 Cari lettori, oggi vi propongo una Opi Recensione su un libro davvero particolare e carino, che ho letto in collaborazione con la Harper Collins.

"Amore Deluxe Edition" di Roberto Gerilli è un  lad-lit, sì sicuramente questo termine per molti sarà nuovo ma non per molto. Si tratta di un genere di romanzo, appartenente alla sfera del fiction, scritto da un autore ed incentrato sulla storia di giovani uomini che raccontano la loro vita e le loro emozioni ed è spesso caratterizzato da toni umoristici e confessionali.




Autore: Roberto Gerilli
Genere: Lad-Lit
Casa editrice: Harper Collins
Data di pubblicazione: 1 Settembre 2020








TRAMA   

Avete presente quella vecchia commedia romantica che citate a memoria e guardate e riguardate, soprattutto quando siete giù di morale? Immaginate se fosse ispirata alla storia dei vostri genitori. Riuscireste a continuare a credere che certe cose succedono solo al cinema? Marco ha quasi trent’anni ed è il figlio della commedia più romantica di sempre e forse per questo è ancora single: non vuole compromessi nella sceneggiatura della sua vita. La notte di San Valentino, riceve una telefonata da Molly, un’assistente di produzione che lo invita a New York per un’intervista: realizzeranno un cofanetto deluxe edition dalla pellicola tratta dalla storia d’amore dei suoi genitori. Potrebbe sembrare l’incipit perfetto per una commedia romantica degna di Hollywood, Marco già immagina il suo lieto fine. Peccato che la realtà non tragga ispirazione dai suoi film mentali.



RECENSIONE



Un libro fresco e divertente che abbatte tutti gli stereotipi legati alla figura maschile nei romanzi.
Un libro sull'amore ma non sul romanticismo. 
Una commedia romantica tutta al maschile.


"Amore Deluxe Edition" è il libro d'esordio, in questo genere,  di Roberto Gerilli, ed io direi "Che esordio!"!

Scritta in prima persona dal punto di vista di Marco, il protagonista, con un tono umoristico e e diaristico, è una storia che si lascia leggere tutta d'un fiato e riesce a catturare anche il pubblico femminile, nonostante la penna sia maschile. 
La voce di Marco però non è l'unica all'interno della storia, o meglio la sua è la principale ma gli fanno da contorno altre voci. Qui si nota lo studio dell'autore nel organizzare e strutturare i dialoghi: essi non sono mai monotoni o inconsistenti anzi...E attraverso essi si riescono a distinguere nettamente le diverse voci dei vari personaggi. Ognuno di essi ha una cadenza, un tono ed un carattere diverso.  

La struttura sembra seguire quella dei copioni scenografici: i capitoli sono suddivisi in scene ed il protagonista ci racconta la sua vita come se fosse la scena di un film da lui scritta.

Il libro è ambientato per lo più nella grande Mela, questa volta però resa ancora più speciale perché è la New York hollywoodiana quella presente in questa storia, quella che fa da cornice ai film più belli visti dal protagonista. 

La storia è curiosa e particolare, forse perché non ho mai letto un lad-lit e, di conseguenza,  non ho mai letto una commedia romantica dal punto di vista di un protagonista maschile. Fatto sta che quello che mi sono ritrovata tra le pagine è il percorso di un uomo che sogna l'amore da cinema, o meglio sogna di vivere una vita da cinema e per questo non c'è un momento in cui non si crei film mentali. 
Marco sogna l'amore ma non lo fa come i personaggi maschili ai quali siamo abituati, lo fa come lo faremmo noi donne ( o la maggior parte) creandoci dei veri e propri film da Festival di Venezia e rimanendone spesso deluse.
E' una storia d'amore? No. E' una storia sull'amore. Infatti, nonostante sia quasi l'argomento principale, concretamente non ce n'è traccia, non di quello prettamente romantico. 
Ci sono però diverse forme d'amore, quello della famiglia e dei migliori amici. L'amore essenziale. 

E' un personaggio un po' ambiguo, per i canoni ai quali siamo abituati: sognatore, un po' nerd e romantico...Per questo direi che abbatte tutti gli stereotipi legati al genere maschile, e questo mi piace. 
E' un personaggio ambiguo, come ho detto, ma estremamente realistico ed è per questo che è molto facile immedesimarsi in lui; ogni donna può immedesimarsi in lui!
 
Attraverso la sua voce, percepiamo i suoi dubbi, le sue speranze e le sue paure ed assistiamo anche al suo cambiamento, anzi è lui stesso a mostrarcelo.
Marco si butta, segue il suo cuore credendo in un finale da film ma sul suo percorso affronterà un avversario imbattibile: la realtà. 
E' per questo che, nel corso della storia, assistiamo al  momento in cui il velo si toglie dagli occhi: quando si prende consapevolezza che forse la vita non è un film e che se si vuole qualcosa ci si deve muovere per ottenerla; ma, ancor di più, che la vita bisogna semplicemente viverla. 

La natura di un sognatore, seppur più consapevole, rimane sempre la natura di un sognatore e con Marco avremo la certezza che, come dice mia nonna, <<Chi nasce tondo non può morire quadrato>>.
In fondo, che male c'è nel sognare solo un po'?!




Voto tecnico: ★★★★
Voto contenuto: ★★★ e mezzo

Voto complessivo: ★★★★  ( ho arrotondato per eccesso) 



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